Giancarlo “Elfo” Ascari, illustratore e autore di fumetti, recensisce per PDE due libri grafici davvero speciali: “Vedo, non vedo, stravedo” e “Forte, piano, in un sussurro” (Jaca Book)
Qualche tempo fa, all’epoca del blocco sovietico, i paesi dell’Est brillavano per la finezza della loro produzione di cartoni animati e illustrazioni per l’infanzia. È una produzione che esiste ancora e mantiene livelli d’eccellenza, come provano due volumi di Romana Romanyshyn e Andriy Lesiv pubblicati da Jaca Book. Gli autori sono entrambi nati in Ucraina nel 1984 e con il loro studio Agrafka hanno realizzato molti lavori premiati nelle rassegne internazionali di illustrazione.
“Vedo, non vedo, stravedo” e “Forte, piano, in un sussurro” sono libri illustrati rivolti ai ragazzi che, per eleganza grafica e ricchezza di informazioni, riescono a stupire piacevolmente anche gli adulti. Qui i disegni stanno in bell’equilibrio tra stilizzazioni anni ’50 e segno digitale: una miriade di immagini grandi e piccole che si accendono sulle pagine. I testi, brevi e densi di curiosità e notizie, si sviluppano in direzioni impreviste e non rischiano di annoiare.
“Vedo, non vedo, stravedo” è dedicato alla visione e, come l’altro libro, risente dell’influenza insieme giocosa e rigorosa di Bruno Munari e del filone grafico-narrativo che da lui discende. Con colori brillanti e brevi testi si è portati attraverso un viaggio nell’occhio, nei colori, negli specchi, nei segni. In un percorso fluido scorrono occhiali, atomi, buchi neri, telecamere di sorveglianza, illusioni ottiche. Un dialogo tra immagini e parole che si chiude dolcemente raccontando di bellezza e sogno.
Stesso stile e stessa eleganza si ritrovano in “Forte, piano, quasi un sussurro”, tutto imperniato sul suono. Qui i colori sono più forti e acidi, quasi a sottolineare l‘impatto sui sensi di rumori e musiche. Scivolano sotto gli occhi immagini di scricchiolii, gorgoglii, voci, suoni naturali, accordi musicali, boati di eruzioni vulcaniche. Sono illustrati i vari formati di registrazione audio, le professioni che si occupano del suono, la pronuncia delle differenti lingue. Da qui si passa alla lingua dei segni, alla difficoltà di capirsi con gli altri, al bisogno di silenzio. Si termina col rumore di due cuori che battono, poi un bimbo vagisce e inizia ad ascoltare il mondo.
Il primo libro si apre con la frase “All’inizio era il silenzio”, il secondo con “ All’inizio era buio”.
È il modo più antico di dire “C’era una volta”.
Giancarlo Ascari
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Chi è Giancarlo Ascari
Nato nel 1951, laureato in Architettura, Giancarlo Ascari, noto anche con lo pseudonimo di Elfo, è illustratore e autore di fumetti. Ha pubblicato su varie testate, tra le quali Linus, Corriere dei Piccoli, Pilote (Francia), Epix (Svezia), Babel (Grecia), Linea d’Ombra, Il Manifesto, L’Unità, Smemoranda, la Repubblica, Corriere della Sera, Diario. Ha curato mostre di illustrazioni e fumetti in USA, Giappone e Italia. Nel 1979 è stato tra i fondatori di Storiestrisce, cooperativa che raccoglieva il meglio del fumetto d’autore. Tra i suoi libri: Oltre il giardino del signor Monet (con Pia Valentinis, Lapis 2015), Gong, viaggio nel tempo (con Pia Valentinis, Franco Cosimo Panini 2017), il recente Ponti non muri (con Pia Valentinis, Bompiani 2018) e l’imminente Lalala! (sempre assieme a Pia Valentinis, Franco Cosimo Panini, 2018).