Joseph Roth
I quattro racconti qui raccolti, scritti tra il 1925 e il 1935, hanno in comune il tema dell'amore e una caratterizzazione di personaggi femminili cui l'autore guarda con particolare sensibilità e partecipazione. "Aprile" (1925) è il racconto in prima persona di un amore platonico vissuto dal narratore che, complice l'arrivo inebriante della primavera, si innamora follemente di una splendida fanciulla appena intravista, e contemporaneamente intesse una pigra relazione con Anna, uno dei personaggi più belli della novella, donna romantica, appassionata, vittima del suo stesso desiderio di amore e capace di slanci e generosità verso l'uomo amato. "Lo specchio cieco" (1925), capolavoro lirico, è la storia della giovane Fini che, poco più che bambina, scivola nel misterioso mondo delle passioni infelici e fatali. Personaggio femminile descritto dall'autore con grande pietas e capacità introspettiva, Fini ricorda le tante figure femminili che nella grande letteratura europea hanno dato volto alla condizione di sofferenza e sfruttamento riservata alla donna nella società del tempo. "Il capostazione Fallmerayer" (1933) narra la travolgente passione di un uomo comune per una grande aristocratica. Risoluto a trasformare il suo sogno d'amore in realtà, egli riesce, superando ogni barriera sociale, a conquistare la donna oggetto del suo desiderio. L'ultimo racconto, "Il trionfo della bellezza" (apparso per la prima volta in francese nel 1934) è la storia di un amore al limite della psicosi.