Vincenzo Anania
"Di una cordialità effusiva parlerei a definire il clima di questa fresca, benvenuta raccolta di Vincenzo Ananìa poeta; che, dopo la trilogia d'apertura - "Nell'arco", "Le ali di Darwin", "Noi" - conclusa da "Biblioteca", quasi una summa stratificata del suo 'pensiero poetante', si ripresenta sempre fedele a se stesso nella sostanza e nei temi, ma con un passo in qualche modo più leggero, e una scrittura più agevole, disposta più ancora che in passato al pedale dell'ironia e dell'invenzione fantastica, con un abbandono più divertito ai toni dell'apologo sornione o della mascherata surreale. E presente resta quella, già precedentemente manifestata, grazia di meravigliarsi ancora, giorno per giorno e nonostante tutto, del miracolo dell'esserci'... Nella meditazione che egli ha condotto sulla vicenda del genere umano, immerso con tutti gli altri esseri nel flusso metamorfico della Natura, rimane fermo il coraggio di guardare in faccia al disegno oscuro ma ineluttabile del gran Tutto. Una visione laica, ma senza impuntature, aperta piuttosto alla compassione e alla solidarietà per gli umiliati e gli offesi, vittime del destino o della società, e spesso di entrambi..." (Dalla prefazione di Roberto Pagan)