Honore de Balzac
Tra i lunghi racconti di Honoré de Balzac (1799-1850), Gobseck l’usuraio è certamente uno dei più emblematici dell’impietosa ricognizione della società umana che il grande narratore francese fa nel grande affresco storico della sua “Commedia umana”. Scritto nel 1830, e dunque cronologicamente vicino ad alcuni altri capolavori come Il parroco di Tours, Il colonnello Chabert, Il ballo di Sceaux, Il capolavoro sconosciuto, il racconto si svolge durante il periodo della Restaurazione, e vede come protagonista la figlia di un ricco borghese che, stanca del suo matrimonio aristocratico, si innamora di un giovane squattrinato a cui sacrifica la sua fortuna. Ed è allora che entra in scena l’usuraio Gobseck, incarnazione malefica del denaro, un tipo umano fino a quel momento pressoché sconosciuto nella storia letteraria.