Giorgio Scerbanenco
Matilde Crescenzaghi insegna in una scuola serale frequentata da ragazzi con storie difficili alle spalle, divisi tra riformatorio e famiglie problematiche. Quando la donna viene ritrovata uccisa, brutalmente seviziata all'interno della scuola, gli studenti sono i primi sospettati, ma si accusano l'un l'altro e l'indagine sembra a un punto morto. Duca Lamberti, poliziotto dai metodi poco ortodossi e dal fiuto infallibile, non è un uomo che si accontenta. Inizia così a scavare nelle vite degli studenti, ragazzi che ora sembrano carnefici senza pietà, ora appaiono come vittime di vicende più grandi di loro. Mentre batte la città tra interrogatori, appostamenti, incontri proibiti, Duca si trova a scoprire che la sua è un'indagine sulle seconde possibilità che la vita riserva ad alcuni e nega ad altri, in base a un destino imprevedibile che lui è determinato ad affrontare. "Anche in questo romanzo, come in tutte le sue storie, lo sguardo di Scerbanenco sui suoi simili è da spietato entomologo: [...] il catalogo del male è completo e possiamo usarlo come guida per aggirarci per le strade di Milano, città che è assoluta protagonista, con le sue vie del centro, ancora popolari, e quelle della zona nordorientale, la stessa dove viveva l'autore, già protese verso un futuro metropolitano." (Dalla prefazione di Cecilia Scerbanenco).