Luigi Fontanella
"L'adolescenza e la notte" è un dittico le cui ante si richiamano a vicenda come due famiglie d'immagini diverse e affini, come due paesaggi sospesi e fluttuanti tra realtà e sogni, fra la lucidità e le brume della memoria. Una delle figure più originali e persuasive della poesia di Luigi Fontanella è quella del cammino condotto nei territori della memoria a passi erratici, a zigzag, sul filo del discontinuo e del contrappunto. Il tempo perduto non è, qui, un paese di certezze raggiungibili con qualche magica madeleine. Se la poesia è un tentativo di avvicinare ciò che sfugge, la natura rischiosa, aleatoria del tempo ne fa un gioco d'azzardo o una sfida al Labirinto. Malgrado questo margine irriducibile di dubbio, il poeta cerca, raccolta dopo raccolta, di estrarre dal lento disfacimento dell'esistenza delle figure capaci di irradiarsi in una specie d'ipertempo, di formare un tessuto di luci refrattarie al peso dell'ombra. Anche nei testi che compongono questa nuova, intensissima silloge in due parti egli mette anzitutto in scena un incontro-scontro coi fantasmi del suo passato remoto, tra l'infanzia e la prima adolescenza, per liberarli dalla nebbia della distanza, per restituirli nella loro umile e fiammante verità creaturale." (Dalla prefazione di Paolo Lagazzi)