Piero Grima
Nell’aprile del 1520 muore, giovanissimo, Raffaello Sanzio da Urbino, colpito, secondo il Vasari, da mal francese. A distanza di pochi giorni, perde la vita in circostanze simili Agostino Chigi, ricco banchiere senese grande amico del pittore. Agostino e Raffaello avevano molto in comune, compresi diversi nemici che, per invidia dei loro successi, avrebbero visto bene la loro morte. Tano da Bibbiano, marinaio con la passione della pittura, non crede alle coincidenze e decide, attraverso numerosi interrogatori e indagini spesso difficoltose, di scoprire cosa si cela dietro queste due “strane” morti. Partendo da un avvenimento storico, attraverso una narrazione in parte fantastica ma per molti aspetti aderente alla realtà storica, Grima accompagna il lettore in un’affascinante inchiesta storica attraverso oscure trame e segreti a lungo nascosti.