Michelangelo Coviello
"Un tempestar di corpi morti in trincea con tutti quei tedeschi addosso è la notte del 43 e là fuori c'è la guerra i cieli narrano la gloria del firmamento proclamano l'opera delle sue mani non è racconto non è linguaggio non è voce che possa essere intesa zang tumb tumb slam boom bomb tatatata splash warum warum frak ratata rat ta ratara tarata ssssst in trincea sotto il filo spinato il passato è un sistema retorico difficile uscirne pensava la ragazza dal buio della pagina".