Due generazioni di donne iraniane a confronto, in un viaggio tra passato e presente, attraverso l’inedita Teheran de I giorni che non ho vissuto di Leyla Qasemi
Omid sta per tornare a Tehran dopo lunghi anni passati in Europa e un matrimonio fallito. La madre si trova a dover fare i conti con le decisioni prese un tempo per sé e per il proprio figlio. Cerca quindi in Bita, l’antico amore di Omid, l’unico legame con il passato, con la speranza di risanare le profonde fratture nelle vite di tutti loro.
Il dialogo tra le due donne e lo scorrere dei ricordi di Bita costruiscono l’intero assetto del romanzo. In primo piano emergono le ferite delle protagoniste, sullo sfondo gli avvenimenti politici e sociali che le hanno provocate. Bita e i suoi coetanei costituiscono una generazione bruciata, orfana di punti di riferimento e alla ricerca del proprio modo di stare al mondo.
I giorni che non ho vissuto di Leyla Qasemi, edito da Francesco Brioschi Editore, porta alla luce le pieghe più intime dell’esistenza, raccontandole con delicatezza al ritmo lento dell’animo umano.
L’autrice
Leyla Qasemi è nata nel 1975 a Tehran e scrive dal 2001. Inizialmente si è occupata solo di racconti brevi, vincendo con Onda il premio di Shahr-e Ketab (Città del Libro) di Tehran nel 2007, in occasione della giornata mondiale del racconto breve. I giorni che non ho vissuto è il suo primo romanzo; è stato scritto nel corso dei laboratori di scrittura di Shahr-e Ketab e pubblicato da Nashr-e Cheshmeh nel 2013. Oggi è arrivato alla terza ristampa. Attualmente l’autrice è impegnata nella stesura del suo secondo romanzo.