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RED Feltrinelli Brera, Milano

17 settembre 2018 | cristina
RED Feltrinelli Brera, Milano

Fc Retail, società paritetica tra Feltrinelli e CIRFOOD, inaugura il RED di Brera: un bistrot e una libreria nel cuore di Milano.

Cosa c’è di più milanese di Brera e Garibaldi? Il cuore della città, centro di una cultura insieme popolare e aristocratica. A un passo la pinacoteca traboccante di capolavori e di studenti di Belle Arti e poco più in là, il Corriere. A destra uscendo, il Piccolo Teatro di Strehler, e di Milva che canta Brecht e di Ferruccio Soleri che fa Arlecchino e della Vanoni che canta la ligera e di Mazzarella che fa El nost Milan in un dialetto degno del più espressionista degli espressionisti. Alle spalle il Castello, e tutto attorno corso Garibaldi, che fino a trent’anni fa era un quartiere proletario, con Moscatelli ancora vivo e la sua vineria con le uova sode come nei film di Jean Gabin, mentre in via Palermo c’erano le case occupate con dentro gli anarchici e lo sferisterio coi campioni baschi della pelota.

Ecco, proprio all’inizio di corso Garibaldi, proprio all’1, in questi giorni ha aperto il nuovo RED di Feltrinelli e CIR, una libreria e un bistrot, libri e cibo, pagine e bevande disposti su due piani per trecentocinquanta metri complessivi. I coperti sono ottanta e i titoli in assortimento undicimila. A piano terra c’è il bistrot, con la cucina a vista, e un primo succulento assaggio di libri, al piano di sopra, un po’ di tavoli per perdere tempo e il grosso delle parole stampate, delle storie e dei pensieri, oltre a un bell’angolo di cartoleria.

In esclusiva per l’inaugurazione, il Piccolo Teatro ha scritto e realizzato lo spettacolo “Un’avventura chiamata libro”: in mezzo alla calca degli ospiti e seduti sulle travi volanti che attraversano il soffitto, quattro musicisti e cinque giovani attori hanno giocato, letto, mangiato perdendosi tra le righe di storie amate da generazioni di lettori, rendendo vive e presenti le pagine di Alda Merini, Carlo Emilio Gadda, Karen Blixen, Giovanni Verga, Federico Garcia Lorca.

La struttura di questo RED farebbe la gioia di Strehler e Mazzarella, e forse persino di Carlo Porta: il ballatoio che corre lungo il livello superiore è proprio come quello che correva lungo le facciate delle case di ringhiera, la sala interna, dedicata ai romanzi in lingua straniera, richiama un cortile al di sopra del quale si aprono alcune “finestre”: la percezione è di essere capitati per caso dentro un piccolo condominio. Le grandi travi in acciaio che separavano i due piani sono state riportate alla luce e restaurate, e allo stesso modo il soffitto conserva la travatura in legno naturale. Insomma tutto molto vecchia Milano, ma siccome invece siamo nella Milano del terzo millennio, capitale del design, gli arredi sono firmati da Cargo, che cura anche un reparto dedicato agli articoli per la casa.

Ma torniamo ai libri. Ovviamente tra gli 11.000 titoli di RED Brera ci sono le novità più recenti e i classici più imperdibili, la narrativa e la saggistica, ma accanto spicca un fornitissimo reparto di libri in lingua originale, realizzato pensando anche ai sempre più numerosi turisti stranieri che frequentano il quartiere, l’imperdibile reparto Kidz per i lettori più piccoli e, lungo il ballatoio, una ricca offerta di arte e architettura contemporanee e di fumetti, in fondo Belle Arti è a due passi. Per gli appassionati di musica, infine, una curata selezione di vinili.

Tra le novità del nuovo RED c’è il menu, confezionato come un vero libro da sfogliare alla ricerca di un’ispirazione. Indice, capitoli e testi raccontano i piatti, i cocktail e i dolci. Le storie diventano suggestioni per abbinamenti culinari, oppure la fonte diretta delle ricette. Nella lista ogni piatto è accompagnato da una citazione letteraria o dall’indicazione del romanzo da cui è tratto. Per dire: i maccheroncini con ragù alla siciliana sono ispirati direttamente al Gattopardo; la ricetta del burger vegano è invece un omaggio a Se niente importa, l’intenso saggio di Jonathan Safran Foer che ha messo in crisi tanti carnivori impenitenti, mentre il crostone di pane nero con burro e alici vuole richiamare le pagine dell’Amica geniale di Elena Ferrante. Il tortino al cacao con cuore fondente non può non avere accanto una frase da La fabbrica di cioccolato di Roald Dahl. E nessuno meglio di Charles Bukowski può parlare di vini e drink.

Info
RED
Corso Garibaldi, 1
Milano(MI)
Tel. 0235923684
www.lafeltrinelli.it
Orari
Dal lunedì al giovedì: 7:30 - 23:00
Venerdì: 7:30 - 24:00
Sabato: 10:00 - 24:00
Domenica: 10:00 - 23:00