Una selezione di libri e volumi illustrati per raccontare i diversi aspetti delle migrazioni
Ci sono argomenti per i quali non è facile trovare le parole adatte, soprattutto di fronte alla necessità di parlarne con i più giovani. Bambini, ragazzi, ma anche adolescenti, che diventeranno gli adulti di domani, a cui fornire le chiavi di lettura per interpretare il mondo che li circonda e disinnescare i pregiudizi con cui vengono a contatto ogni giorno.
Come spiegare la diversità a bambini e ragazzi? Come raccontare il dramma vissuto da chi è costretto a fuggire dal paese d’origine e affrontare il viaggio più difficile della vita? Semplicemente, come parlare di migrazioni, rifugiati, migranti, prime e seconde generazioni?
Non è facile trovare le parole, dicevamo, ed ecco che ci arrivano in aiuto libri e volumi illustrati. Ne abbiamo selezionati sei che raccontano i vari aspetti delle migrazioni, adatti a diverse età e pubblicati dagli editori PDE.
Per i più piccoli
Marco Scalcione, Un colore bellissimo, Minibombo (3 +)
Pensato per bambini molto piccoli, dai 3 anni in su, Un colore bellissimo (Minibombo) di Marco Scalcione affronta il tema della diversità e della fratellanza con grande intelligenza, utilizzando un linguaggio diretto e semplice e affidandosi alla potenza espressiva dei colori. Un libro che sottolinea come a volte la realtà non sia come la immaginiamo e che siamo davvero tutti diversi e ricchi di sfumature. E tutti bellissimi. Potete vedere qui il coloratissimo booktrailer del libro.
Daniel H. Chambers, Un viaggio diverso, Kalandraka (8 +)
Un’oca con il suo piccolo si dirige verso sud, perché sta arrivando il freddo. Una famiglia che vive in un paese colpito dalla guerra deve spostarsi verso nord. Ad accomunarli c’è la paura, i pericoli che li attendono, la stanchezza, la fame. Ma anche la speranza. A dividerli il mare, dove si incontreranno. Ma uomini e donne, a differenza degli uccelli, non possono volare. In Un viaggio diverso (Kalandraka), Daniel Hernández Chambers e l’illustratore Federico Delicado raccontano il dramma dei rifugiati attraverso pochissime, ma incisive, linee di dialogo, lasciando parlare le illustrazioni dai colori terrosi, che si contrappongono al blu profondo del mare. Un libro intenso e toccante per lettori dagli 8 anni in su, ma adatto anche agli adulti per la ricercatezza delle immagini, la cui forza sta nel non edulcorare la realtà.
Nidhi Chanani, Pashmina, Il Castoro (12 +)
Priyanka è un’adolescente californiana ossessionata dai fumetti. È nata negli Stati Uniti e lì vive da tutta la vita. Sua madre, però, è originaria dell’India. Se n’è andata prima che lei nascesse e non parla mai del suo passato. Ma Priyanka ha tante domande, come tutte le ragazze della sua età. Un giorno, trova una misteriosa pashmina nascosta in una valigia. Quando se la avvolge intorno alle spalle, si ritrova catapultata in un luogo coloratissimo e sconosciuto. È forse l’India? Pashmina (Il Castoro) di Nidhi Chanani è un racconto di formazione, destinato a lettori dai 12 anni in su, che mette al centro le seconde generazioni. Una graphic novel dall’animo femminista sulla scoperta delle proprie radici e della diversità culturale, che alterna immagini in bianco e nero a incredibili esplosioni di colore.
Per i più grandi
Paolo Di Stefano, Sekù non ha paura, Solferino
Paolo Di Stefano è un grande giornalista e un ottimo romanziere. L’ideale per raccontare la cronaca attraverso un destino individuale e farcela vivere “in prima persona”, “come se fossimo lui”. Un esercizio di empatia, prima ancora che di stile, cui dovremmo sottoporci tutti per uscire dalla nostra rancorosa chiusura e assumere i panni dell’altro. Di ogni altro. In questo caso i panni di Sekù, diciassettenne maliano in fuga attraverso il deserto, la Libia, il mare che non aveva mai visto in vita sua, fino all’approdo in Italia. E da lì, la Sicilia, la fuga al Nord, il ritorno a Sud, a Foggia, la brutalità del lavoro nei campi, in quei campi, e di nuovo la strada verso Nord. Fino a Milano e alla speranza, finalmente, di una vita degna per quanto difficile. Paolo Di Stefano racconta la vera storia di Sekù non ha paura (Solferino) e ne fa un grande romanzo.
Sergio Nazzaro e Luca Ferrara, Mediterraneo, Round Robin
Dove non arrivano le parole, arrivano le immagini. Mediterraneo, (Round Robin) firmato dal giornalista e scrittore Sergio Nazzaro e dal fumettista Luca Ferrara, è un’opera che affida la narrazione esclusivamente all’inchiostro e agli acquerelli delle sue tavole. Non ci sono dialoghi, solo immagini. Dure, dolenti, strazianti. Le immagini di un mare che ha ritirato le sue acque per vergogna. Quel mare che ha visto annegare oltre 3000 persone migranti mentre tentavano di raggiungere l’Europa. Abbiamo parlato giorni fa del libro di Cristina Cattaneo, Naufraghi senza volto (Raffaello Cortina Editore), che parla dell’importanza di identificare le vittime delle migrazioni, dare un nome ai corpi. Mediterraneo sembra quasi la controparte per immagini. Aiuta a rendersi conto della portata di una tragedia di cui siamo anche noi testimoni, ogni giorno. Amalia è la protagonista di questa storia, in un viaggio in cui, al posto del mare, attraversa un deserto fatto di sabbia e cadaveri. Si tratta di una graphic novel per adulti, molto cruda, a partire dalla copertina, che però abbiamo scelto di includere perché crediamo sia adatta anche a ragazzi e adolescenti dalla giusta sensibilità. Perché la realtà non è sempre confortante e fa male. Ma bisogna guardare e sapere, per capire.
Khaled Hosseini, Preghiera del mare, SEM
Nel suo Preghiera del mare (SEM) anche Khaled Hosseini usa poche parole, ma significative, per raccontare il dramma delle migrazioni dai luoghi di guerra. Il testo è accompagnato dai suggestivi acquerelli dell’artista inglese Dan Williams. Potete ammirare alcune tavole in questo articolo articolo. A ispirare il libro, la storia del piccolo Aylan Kurdi, tre anni, affogato davanti alla spiaggia di Bodrum in Turchia mentre, con la sua famiglia, cercava salvezza dal conflitto siriano. Il protagonista del libro di Hosseini si chiama Marwan e sta aspettando di imbarcarsi, con il padre, per un viaggio pericoloso e incerto, in fuga dalla guerra. Mentre Marwan dorme, il padre gli scrive una lettera, in cui racconta la sua vita a Homs, quando ancora c’era la pace. Un libro da vivere, più che da leggere, tradotto da Roberto Saviano, che ne firma la prefazione.