Lunedì 4 marzo alle ore 18, in diretta web sulla pagina Facebook di SEM, verrà trasmesso l’incontro dal titolo Hikikomori, il fenomeno invisibile
Hikikomori è un termine giapponese che significa letteralmente “stare in disparte”. È stato coniato nel 1998 dallo psichiatra giapponese Tamaki Saito, per definire coloro che scelgono di vivere per lunghi periodi di tempo (mesi o anni) in un isolamento volontario, reclusi nella loro casa o stanza senza avere nessun contatto con l’esterno.
Si tratta di un vero e proprio fenomeno sociale, che riguarda principalmente gli adolescenti, ma dal quale non sono esclusi gli adulti, ed è manifestazione di un profondo disagio derivato da diverse cause.
Secondo il sito Hikikomori Italia – fondato da Marco Crepaldi, laureato in psicologia sociale ed esperto di comunicazione digitale – «interessa principalmente giovani tra i 14 e i 30 anni di sesso maschile». Tuttavia, il numero delle ragazze che decidono di isolarsi socialmente è sottostimato a causa degli stereotipi di genere. La scelta di una femmina di passare molto tempo in casa è generalmente vista con minor apprensione rispetto a quella di un maschio, quindi sottovalutata.
Si tratta di un fenomeno in crescita anche in Italia, al quale recentemente sono state dedicate pubblicazioni di vario tipo. La scrittrice e giornalista Laura Calosso, ad esempio, affronta il tema del ritiro sociale nel suo ultimo romanzo, Due fiocchi di neve uguali, pubblicato da SEM. Lo fa con abbagliante maturità, attraverso la doppia storia di adolescenti imprigionati nelle rispettive “stanze buie”. Carlo, infatti, è diventato un hikikomori. Si è rinchiuso nella sua camera, ha rinunciato al mondo, alla scuola, alle amicizie, sequestrato alla vita da uno schermo di computer e dalla sua paura di affrontare quel che c’è fuori, compresa l’amicizia di Margherita. Margherita, studentessa modello, dopo un tragico incidente è bloccata nel letto di un ospedale, nel suo corpo che non reagisce, nella sua mente che ricorda ma non riesce a riportarla “fuori”.
Uscirà invece il 14 marzo prossimo, pubblicato da Raffaello Cortina Editore, il volume Il ritiro sociale negli adolescenti. La solitudine di una generazione iperconnessa, curato dallo psicologo e psicoterapeuta Matteo Lancini, presidente della fondazione Minotauro di Milano. Il libro traccia il profilo dei “nativi digitali”, cercando di aiutare gli adulti a capire se alcuni comportamenti siano caratteristici di tale generazione oppure sintomo di un malessere o dipendenza. Tra i temi affrontati dal saggio, ci sono cyberbullismo, sexting e gioco d’azzardo, ma grande spazio è dato all’analisi del ritiro sociale dal punto di vista psicoanalitico.
Per far luce sulle cause del ritiro sociale di molti giovani italiani e offrire informazioni utili a chi lo sta affrontando, lunedì 4 marzo SEM ha organizzato un incontro dal titolo “Hikikomori, il fenomeno invisibile”, coinvolgendo alcuni esperti del settore.
All’evento parteciperanno, infatti, i già citati Laura Calosso, Matteo Lancini e Marco Crepaldi. A loro si uniranno nel confronto, lo psicanalista e saggista Luigi Zoja, e la scrittrice e giornalista di Repubblica Annarita Briganti, che modererà l’incontro.
“Hikikomori, il fenomeno invisibile” verrà trasmesso in diretta web sulla pagina Facebook di SEM, il 4 marzo alle ore 18.00, dove resterà poi disponibile in forma di video. Per tutti gli interessati sarà possibile interloquire direttamente con gli esperti, partecipando alla diretta e inviando messaggi sulla chat di FB della pagina SEM.