«Un racconto strutturato con ingegno» secondo le motivazioni della giuria del Premio Pulitzer 2019. In Italia uscirà il 16 maggio per La nave di Teseo
L’annuncio è arrivato da poco dalla Columbia University di New York. Una giuria composta da diciannove esponenti del mondo dell’informazione, accademico e letterario ha assegnato allo scrittore statunitense Richard Powers il Premio Pulitzer 2019 per la narrativa. La vittoria arriva con il romanzo The Overstory, che verrà pubblicato in Italia dalla La nave di Teseo il 16 maggio con il titolo Il sussurro del mondo.
Secondo la motivazione della giuria, si tratta di «un racconto strutturato con ingegno, capace di ramificarsi e creare chiaroscuri come le chiome degli alberi al centro della storia. La meraviglia e la sinergia di questi alberi fa da eco alle persone che vivono tra loro».
Grande soddisfazione per La Nave di Teseo per questo secondo Premio Pulitzer pubblicato in due anni, dopo il riconoscimento del 2018 a Andrew Sean Greer.
«Per il secondo anno consecutivo La Nave di Teseo pubblica il Premio Pulitzer per la Fiction» ha dichiarato Elisabetta Sgarbi. «Dopo Less di Andrew Sean Greer, The Overstory di Richard Powers, che uscirà in maggio. Un libro straordinario, di cui, dall’Italia, ho visto montare il successo. Una gioia per me e per La nave di Teseo da condividere con i suoi straordinari agenti letterari, Melanie Jackson e Roberto Santachiara».
Classe 1957, autore pluripremiato, con Il sussurro del mondo Richard Powers scrive il suo dodicesimo romanzo, libro dell’anno per New York Times, Washington Post, Time, Newsweek, Chicago Tribune e Kirkus Reviews.
Il romanzo, dall’impianto straordinariamente innovativo, si costruisce intorno a una profonda riflessione sul rapporto tra uomo e natura. La storia è quella di Pat Westerford, botanica. Dopo anni trascorsi in solitudine nella foresta, scopre che gli alberi sono in grado di comunicare tra loro. Intorno a lei, si intrecciano le vite di nove personaggi umani, i cui destini, come i cerchi concentrici in un tronco, sono legati tra loro e alla sorte di una gigantesca sequoia. Sono gli alberi, in fondo, in veri protagonisti di questo romanzo. Perché, se potessero comunicare, cosa racconterebbero gli alberi su noi stessi e sul mondo che ci circonda?