A Fratelli d’anima (Neri Pozza), tradotto dal francese da Giovanni Bogliolo, va il Premio Strega Europeo 2019
È David Diop, autore di Fratelli d’anima (Neri Pozza), tradotto dal francese da Giovanni Bogliolo, ad aggiudicarsi il Premio Strega Europeo 2019. La cerimonia di premiazione della sesta edizione, dedicata alla memoria di Antonio Megalizzi, giornalista ucciso a Strasburgo nell’attentato dell’11 dicembre, si è tenuta proprio ieri al Circolo dei Lettori, proprio durante la penultima giornata del Salone del Libro di Torino.
Fratelli d’anima ha ottenuto 11 voti su 22 dalla giuria del Premio, composta da scrittori vincitori e finalisti del Premio Strega: Laura Bosio, Giuseppe Catozzella, Teresa Ciabatti, Antonella Cilento, Maria Rosa Cutrufelli, Paolo Di Paolo, Mario Fortunato, Helena Janeczek, Paolo Giordano, Nicola Lagioia, Lia Levi, Dacia Maraini, Wanda Marasco, Paola Mastrocola, Melania G. Mazzucco, Edoardo Nesi, Valeria Parrella, Lorenzo Pavolini, Romana Petri, Domenico Starnone, Sandro Veronesi e Andrea Vitali. A questi voti, si sono aggiunti quelli di Maria Ida Gaeta, Giovanni Solimine e Stefano Petrocchi, responsabili della selezione dei libri in gara.
David Diop ha ricevuto il premio di 3.000 euro e la targa dedicata a Megalizzi dal Presidente della Fondazione Bellonci Giovanni Solimine, che ha dichiarato: «Mai come quest’anno l’Europa è al centro del dibattito pubblico e della lotta politica. Non si discute abbastanza, invece, dello spazio culturale europeo, di una secolare circolazione delle idee nel vecchio Continente, delle relazioni che tengono insieme i contesti di una ricca e diversificata produzione letteraria. Proprio per valorizzare tutto questo abbiamo istituito il Premio Strega Europeo».
Anche Giovanni Bogliolo, traduttore dell’edizione italiana pubblicata da Neri Pozza, ha ricevuto un riconoscimento della stessa entità, a testimonianza dell’importanza delle traduzioni nel permettere la circolazione delle idee e della cultura. Il premio è stato consegnato da Eugenio Tangerini, responsabile delle relazioni esterne di BPER Banca.
Fratelli d’anima è il secondo romanzo di David Diop, nato a Parigi, cresciuto in Senegal e poi tornato in Francia per completare gli studi. Un autore dalla duplice identità, linguistica e culturale, che lega a doppio filo Europa e Africa. Nel suo libro ci parla proprio del legame tra i due continenti, raccontandoci la tragica storia di Alfa Ndiaye, fuciliere senegalese portato dalle colonie in Europa. Il giovane, dopo aver visto morire in trincea l’amico Mademba Diop, suo “fratello d’anima”, si lascia andare alla più profonda disperazione, perdendosi nella follia della guerra.
Impazzisce dal dolore, diventa un “demone”, un “divoratore di anime”, che non esita a gettarsi fuori dalla trincea e piombare sul nemico, tagliando alle vittime una mano come trofeo di guerra. Un libro sulla violenza insensata dei conflitti e su come questa possa spezzare l’anima di un uomo e segnare quella di un intero continente. Il racconto di un dramma – ingiustamente poco noto – vissuto dai soldati africani durante la Grande Guerra, reclutati in almeno 300 mila e portati a combattere e morire in Europa, spesso senza sepoltura o in tombe senza nome. Soprattutto, una storia che bisogna conoscere e che ci aiuta a riflettere su passato e presente del vecchio Continente.