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#PDESocialClub: Marco dell’Omo e Bruno Quaranta si raccontano in video

16 ottobre 2020 | cristina
#PDESocialClub: Marco dell’Omo e Bruno Quaranta si raccontano in video

Ultimi episodi della stagione di #PDESocialClub! Marco dell’Omo e Bruno Quaranta ospiti della nostra serie di video-interviste realizzate per i librai.

Una porta che si apre, il campanello di un negozio che tintinna, rumore di passi e vociare di gente. Abbiamo scelto di accompagnare i titoli di testa dei video della serie #PDESocialClub con i suoni che sentiamo quando entriamo in libreria per assistere alla presentazione di un libro.

Ma cos’è #PDESocialClub? È un hashtag, certo, ma prima di tutto è il modo con cui PDE ha cercato di ripensare la socialità. PDE ha chiamato a raccolta i propri editori e realizzato #PDESocialClub, terzo capitolo dell’azione sistemica intrapresa per la ripartenza delle librerie indipendenti (ve ne abbiamo parlato qui).

Si tratta di una serie di contenuti video creati ad hoc per un circuito di un centinaio di librerie indipendenti identificate e contattate dagli agenti PDE. Ogni editore ha scelto un autore e lo ha invitato a parlare in una manciata di minuti del proprio rapporto con le librerie, della relazione con il pubblico, delle letture preferite. E naturalmente, del suo ultimo libro. 

Ogni settimana le librerie selezionate hanno ricevuto questi video esclusivi da PDE e li hanno condivisi attraverso le loro pagine social, accompagnandoli con l’hashtag #PDESocialClub, per creare una sorta di rete sociale tra librai, autori e lettori. Per stare insieme e sentirsi vicini.

Noi di PDE li abbiamo raccolti sulla nostra pagina YouTube e l’account IGTV, e pubblicati solo una settimana dopo l’invio alle librerie. Potete trovarli tutti lì.

Ecco, quindi, i video che abbiamo inviato la scorsa settimana, preceduti da qualche informazione sui libri di cui ci hanno parlato gli autori ospiti. Si chiude così questa stagione di #PDESocialClub.

Ancora una volta, buona visione!

Marco dell’Omo, La banda di Gordon, Nutrimenti

Una bella conversazione tra Marco dell’Omo, autore del travolgente La banda di Gordon (Nutrimenti) e il beniamino d’ogni classifica, Antonio Manzini. Cosa c’entra un manipolo adolescenti avventurosi e antifascisti, ma anche un po’ dannunziani con l’eroe dei primi fumetti fantascientifici censuratissimo da Mussolini? Che ci fanno questi stessi ragazzi dalle parti del Gran Sasso, in corsa contro Otto Skorzeny?

Sono poco più che ragazzini. Sono intrepidi, atletici, e qualcuno pensa anche di avere dei superpoteri. Insieme, nel 1942, hanno dato vita alla banda Gordon, in onore dell’eroe dei fumetti censurato da Mussolini. Sarà Piero, un timido ragazzo educato nel culto di suo zio Gabriele D’Annunzio, a progettare il piano più audace: librarsi in volo seguendo le istruzioni di un antico manoscritto e rapire il duce prima dell’arrivo dei tedeschi al Gran Sasso. Per poco il piano non riesce: a fermarlo è il migliore amico di Piero, che tradisce la banda. Ma settant’anni dopo quei fatti, arriva una lettera…

 

Bruno Quaranta, Le nevi di Gobetti, Passigli Editori

Andiamo, poi, a Torino, a incontrare il giornalista e storico Bruno Quaranta. Con il suo Le nevi di Gobetti, pubblicato da Passigli Editori, ripercorre la vicenda umana, intellettuale e politica di Piero Gobetti, dalla relazione con i grandi de suo tempo, Gramsci e Salvemini, Einaudi e Casorati, alle sue riviste e all’attività editoriale, fino alla morte in esilio a Parigi per mano di sicari fascisti.

Piero Gobetti è tra i primi grandi protoavversari di Mussolini e del mussolinismo. Nell’arco della sua breve vita pubblica fondò tre riviste (tra cui «La Rivoluzione Liberale») e una casa editrice, dove esordì anche Eugenio Montale. Il volume ripercorre gli ultimi giorni di vita del prodigioso e indimenticabile intellettuale, scomparso esule a Parigi nel 1926, neanche venticinquenne. Era partito da Torino, la sua città, il 3 febbraio. Morirà nella capitale francese neanche due settimane dopo. Il suo viaggio finale è l’occasione per disegnarne la biografia intellettuale attraverso le figure che gli furono accanto come maestri e come amici, da Luigi Einaudi a Carlo Levi, da Felice Casorati a Francesco Ruffini, da Natalino Sapegno a Luigi Salvatorelli, da Antonio Gramsci a Gaetano Salvemini.