Eshkol Nevo in Italia in occasione dell’uscita del film che Nanni Moretti ha tratto da Tre piani, edito da Neri Pozza
Immaginate una palazzina signorile, appena ristrutturata, bella e ordinata, di tre piani. Tranquilla, all’apparenza. Dentro, però, sono racchiusi diversi mondi, diverse esperienze, piccoli e grandi drammi quotidiani. Dentro, come accade spesso nella vita, è il caos.
Al primo piano vive una coppia di giovani genitori con la loro bambina, a cui i dirimpettai fanno da babysitter. Una sera, la bambina scompare e il padre pensa sia accaduto qualcosa di terribile. Al secondo piano c’è una donna, madre di due figli, sposata con un uomo sempre all’estero per lavoro, che deve combattere una silenziosa battaglia contro la solitudine, cercando di mantenere la salute mentale. Al terzo piano una giudice in pensione deve affrontare una realtà famigliare dolorosa, alle prese con il tragico errore del figlio.
Questa palazzina si trova a Tel Aviv in Tre piani, romanzo di Eshkol Nevo pubblicato nel 2015 da Neri Pozza e disponibile ora anche in edizione economica per BEAT. Questa palazzina si trova a Roma, a Prati, nel film omonimo di Nanni Moretti appena uscito nelle sale italiane, dopo essere stato presentato al Festival di Cannes a luglio, accompagnato da un applauso di 11 minuti alla fine dell’anteprima mondiale.
All’uscita di Tre piani, il romanzo, si diceva che Nevo, nel descrivere la storia di queste tre famiglie, si fosse ispirato alle tre istanze freudiane – Es, Io, Super-io – della personalità. Che sia stato consapevole o meno, è indubbio che il libro riesca ad arrivare al cuore delle relazioni umane. Lo fa attraverso una scrittura potente, empatica, profonda, con cui affronta, senza retorica, temi quali la colpa, le conseguenze delle scelte individuali, la giustizia, la responsabilità dell’essere genitori.
Nel libro le storie si interrompono nel momento più alto della crisi, mentre sembra che Moretti, nel ripensare la materia narrativa di Nevo, abbia voluto buttare anche uno sguardo al “dopo”, indagando le conseguenze delle scelte compiute dai protagonisti di questa storia corale formata da tre racconti distinti che coesistono, si intrecciano, vengono caricati di senso nel loro insieme.
D’altronde, ogni adattamento è a sua volta una creazione e nel passaggio tra forme narrative e linguaggi, quello letterario e quello filmico, il testo deve essere modificato e può arricchirsi di nuove sfumature. È quello che succede con questa trasposizione cinematografica dell’opera di Nevo, primo film di Moretti basato su un soggetto non originale, adattato da Moretti stesso, Federica Pontremoli e Valia Santella.
«La profondità delle tematiche affrontate nel libro mi ha suggerito uno stile essenziale e un tono asciutto, che non permettono distrazioni o divagazioni. In un momento in cui si parla molto di cosa lasceremo ai nostri figli in termini ecologici, si parla poco di cosa lasceremo loro in termini etici e morali. Ogni gesto che noi compiamo anche nell’intimità delle nostre case ha conseguenze che si ripercuoteranno sulle generazioni future. […] Il film è un invito ad aprirsi al mondo esterno che riempie le nostre strade, fuori dalle nostre case. Ora sta a noi non rinchiuderci nuovamente nei nostri tre piani» scrive Nanni Moretti nelle note di regia.
Un film, Tre Piani, che vede protagonista un cast di attrici e attori d’eccellenza, comprendendo, oltre allo stesso Moretti, Margherita Buy, Riccardo Scamarcio, Alba Rohrwacher, Adriano Giannini, Elena Lietti, Alessandro Sperduti, Denise Tantucci, Anna Bonaiuto, Paolo Graziosi, Stefano Dionisi e Tommaso Ragno.
Quello che arriva oggi nelle sale è il primo film tratto da un’opera di Eshkol Nevo, scrittore israeliano amatissimo in Italia, noto per libri come Nostalgia (2014), ambientato all’epoca dell’assassinio dell’ex primo ministro israeliano Rabin e vincitore nel 2005 del Book Publisher’s Association’s Golden Book Prize e del Premio letterario francese Raymond Valier, e La simmetria dei desideri (2013), toccante romanzo di formazione sul tema dell’amicizia.
Nel catalogo Neri Pozza, Nevo ha pubblicato anche Neuland (2012), Soli e perduti (2015), L’ultima intervista (2019) e Vocabolario dei desideri (2020), raccolta di articoli apparsi sulle pagine di Vanity Fair, in un volume splendidamente illustrato dall’artista romana Pax Paloscia.
Eshkol Nevo in Italia
In occasione dell’uscita del film tratto da Tre piani, Nevo sarà impegnato a partire dal 23 settembre in un tour che lo poterà a firmare copie dei suoi romanzi in alcune librerie d’Italia. Tra queste, Borri Books a Stazione Termini, che ringraziamo per averci inviato il video-saluto dello scrittore, che potete vedere sopra.
Sono tanti gli appuntamenti previsti nei prossimi giorni. La prima tappa vedrà Nevo a Roma: oggi giovedì 23 settembre, dalle 19.00 alle 20.00, sarà infatti al Nuovo Cinema Sacher, mentre venerdì 24 settembre, dalle ore 18.30, incontrerà lettrici e lettori alla Libreria Nuova Europa – I Granai. Domenica 26 settembre, alle ore 18.00, lo scrittore parteciperà alla Festa del Libro Ebraico di Ferrara, mentre lunedì 27 settembre, alle ore 18.30 si sposterà a Torino per dialogare con Emanuele Trevi al Circolo dei Lettori.
Martedì 28 settembre, alle ore 18.00, Eshkol Nevo terrà una lectio sul “cambiamento” sempre al Circolo dei Lettori di Torino e infine, giovedì 30 settembre dalle ore 18.00, incontrerà il pubblico al Circolo dei Lettori di Novara.
Per tutte le informazioni, vi rimandiamo al sito e i social di Neri Pozza, delle librerie coinvolte, del Circolo dei Lettori di Torino e del Circolo dei Lettori di Novara.
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Sopra, Eshkol Nevo e Nanni Moretti sul set del film