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Tiziano e l’immagine della donna a Palazzo Reale

17 febbraio 2022 | cristina
Tiziano e l’immagine della donna a Palazzo Reale

Una grande mostra milanese e una diretta streaming di #PDESocialClub

Il 24 febbraio alle 18.00, #PDESocialClub vi invita a una mostra, alla grande mostra che Milano dedica a Tiziano e l’immagine della donna nel Cinquecento veneziano, che apre giusto il giorno prima, 23 febbraio a Palazzo Reale. A parlarci dell’esposizione, del catalogo edito da Skira, della pittura di come Tiziano “dipingesse le donne” e come lo stesso tema venisse declinato dai suoi contemporanei da Giorgione a Lotto da Palma il Vecchio a Veronese e Tintoretto, abbiamo chiamato Stefano Zuffi, storico dell’arte e ottimo divulgatore, che ha lavorato alla realizzazione della mostra.

L’esposizione, visitabile fino al 5 giugno 2022, è promossa e prodotta da Comune di Milano-Cultura, Palazzo Reale e Skira editore e curata da Sylvia Ferino, direttrice della Pinacoteca del Kunsthistorisches Museum di Vienna.

In mostra circa un centinaio di opere, tra cui quarantasette dipinti, sedici dei quali di Tiziano, molti in prestito dal museo viennese, affiancati da sculture, oggetti di arte applicata, gioielli, libri e grafica.

Cliccate sul banner per il link all’evento

La mostra traccia un percorso che parte dal tema del ritratto realistico di donne appartenenti a diverse classi sociali, passa alle cosiddette “belle veneziane”, donne reali o presunte tali, ritratte a mezza figura e fortemente idealizzate, fino ad approdare alle rappresentazioni di eroine mitologiche, dee e allegorie.

Seguire il percorso dell’esposizione, così come addentrarsi nell’imponente apparato di saggi che compone il catalogo edito da Skira, permette senz’altro di entrare nel mondo e nell’officina del grande Vecellio, ma anche di scoprire un universo straordinario come quello della civiltà veneziana all’apice del suo splendore, scoprendo non poche cose sulla dinamicità del ruolo della donna già in quei secoli così lontani.

La stessa quantità di ritratti femminili è rivelatoria. Per secoli la donna era comparsa nell’arte priva dei suoi attributi di persona, semmai come figura ideale, e per questo generica in opere di tema religioso o mitologico. Il ritratto, con i suoi connotati fortemente individuali e sociali, era riservato quasi esclusivamente agli uomini. Le donne di Tiziano invece sono persone precise con tratti unici. Anche quando non sappiamo chi fossero, non abbiamo un dubbio sul fatto che comunque fossero persone reali, giovani spose aristocratiche, cortigiane, popolane.

È il segno di quanto Tiziano amasse le donne e amasse dipingerle, ma è anche il segno di una presenza femminile di crescente importanza nella vita sociale di Venezia. Ed è anche il segno del crescente peso che l’erotismo va assumendo, in senso di raffinata adesione a un ideale amoroso che tiene sullo stesso piano i sentimenti e i sensi, degli uomini, certo, ma anche delle donne, come teorizzato da Pietro Bembo.

Non solo, Venezia era la capitale dell’editoria italiana in quegli anni e già in quegli anni, il pubblico dei lettori era più precisamente un pubblico di lettrici. Molte cortigiane, quelle di maggior fortuna e prestigio, ché le altre conducevano comunque vita grama, erano spesso erudite e brillanti letterate. Al punto che le signore bennate cercavano di non far troppo sfoggio di erudizione per non correre il rischio di equivoci.

La conversazione con Stefano Zuffi si svolgerà come di consueto sui profili Facebook, il sito e la pagina YouTube di PDE e di Skira oltre che sui profili Facebook di tutte le librerie che aderiranno.