Alessandro Bertante, nella dozzina del Premio Strega 2022, ospite a #PDESocialClub con Mordi e fuggi. Il romanzo delle BR
Giovedì 12 maggio alle 18.00 #PDESocialClub ospita la presentazione di un romanzo candidato al Premio Strega 2022. Si tratta di Mordi e fuggi, l’intenso, documentato, vivido racconto della nascita delle BR firmato da Alessandro Bertante e pubblicato da Baldini + Castoldi.
Bertante è un narratore politico, lo è sia quando affronta la condizione giovanile, come nel lontano esordio di Malavida, sia quando si addentra nell’epos resistenziale come in Al diavul, quando si cimenta con la distopia di Nina dei lupi e quando ripercorre i Balcani insanguinati in Gli ultimi ragazzi del secolo. E allora possiamo dire che Alberto e la sua vicenda di brigatista della prima ora aspettavano da sempre che Alessandro Bertante si facesse carico di raccontarli.
Alberto è un personaggio di immaginazione, riunisce, legati dall’inventiva romanzesca dell’autore, caratteri e tratti di tanti giovani militanti di quegli anni. Ma attorno a lui, Renato e Margherita poi Mara, Mario, l’altro Alberto e tanti altri sono personaggi realmente esistiti, protagonisti e comprimari di una stagione drammatica e violenta. Reali sono anche i morti della Banca dell’Agricoltura, uccisi da una bomba fascista il 12 dicembre del 1969, e reali Pino Pinelli, morto “in circostanze oscure” mentre era interrogato in questura, e Pietro Valpreda, incarcerato sotto l’accusa di aver partecipato all’attentato.
Ed è il combinato congiunto dell’attentato – la scoperta che lo Stato gioca sporco, in combutta con il peggio del neonazismo, coprendo, depistando e probabilmente armando i nemici della democrazia – della definitiva rottura con le organizzazioni tradizionali della sinistra, dal Partito Comunista al sindacato, e di un colossale, oniroide fraintendimento della realtà di un Paese e di una Classe che alla rivoluzione non pensava proprio a spingere tanti, compreso Alberto e tutte le sue inquietudini ad avviare il percorso che li porterà alla lotta armata.
Alberto è un personaggio, un personaggio letterario a tutto tondo, credibile e produttore di empatia in quanto felicemente letterario, ma attorno a lui, grazie a lui, Alessandro Bertante riesce a ricostruire un passaggio cruciale e tutto sommato non così conosciuto. Non siamo davanti alle Brigate Rosse della “maturità”, ancora nessuna “geometrica potenza di fuoco”, ma al momento della nascita, dall’ancora indistinto brulicare di compagni attorno al Collettivo Politico Metropolitano, al convegno di Costaferrata, dai primi attentati alle auto di dirigenti delle fabbriche milanesi alle occupazioni di case, dalle rapine per autofinanziamento ai contatti con i GAP di Giangiacomo Feltrinelli, dal primo sequestro lampo, l’ingegner Macchiarini della Sit-Siemens al progetto di un rapimento ancora più impegnativo, quello di Massimo De Carolis, il democristiano di destra inventore della Maggioranza Silenziosa.
Ma quel percorso, per Alberto significa anche il distacco, polemico e doloroso, dalla famiglia, la rinuncia all’amore e all’amicizia, il distacco dall’ambiente dei compagni: la Statale, la comune di Piazza Stuparich. Inizia la stagione dei covi, degli appartamenti sicuri, della solitudine senza rimedio, l’infinito squallore della vita da clandestino, segnata dalla noia e dall’ansia, alleviata solo dai rari momenti dell’azione o dalla crescente dipendenza dall’alcool.
Il lettore sa come è finita quella stagione. Ma non sa come finisce la vicenda di Alberto. E quella lasciamo che la scopra leggendo il bel romanzo di Alessandro Bertante.
Noi ne parleremo con lui giovedì 12 maggio, in diretta sulle pagine Facebook di PDE, di Baldini + Castoldi e delle tante librerie che aderiscono a #PDESocialClub, ma anche sulla homepage del nostro sito e sul nostro canale YouTube. Non mancate!