Ora in sala il film di Eugenio Cappuccio, interpretato da Marco Giallini
«La ricca linfa del romanzo di Nesi, da cui il film è tratto, mi ha molto aiutato nel passaggio all’opera cinematografica» dice Eugenio Cappuccio, regista e co-sceneggiatore di La mia ombra è tua, nelle sale italiane da oggi 29 luglio.
Scritto dallo stesso autore Edoardo Nesi con Eugenio Cappuccio e Laura Paolucci e prodotto da Domenico Procacci e Fandango con Rai Cinema, l’adattamento cinematografico del romanzo pubblicato nel 2019 da La Nave di Teseo porta sul grande schermo due antieroi in contrasto, troppo distanti per generazione e visione del mondo, troppo diversi per destino.
Cappuccio lo descrive come «figure agli antipodi, non solo per anagrafe, entrambi con una mancanza di centratura asfissiante, professionale, affettiva, che li destabilizza».
A interpretare Vittorio Vezzosi, un burbero scrittore sessantenne che da anni conduce una vita da eremita dopo aver pubblicato un solo grande successo, c’è Marco Giallini, vincitore di tre David di Donatello (per ACAB – All Cops Are Bastards, Tutta colpa di Freud e Perfetti sconosciuti) e noto al pubblico per aver interpretato Rocco Schiavone nella serie televisiva di Rai 2 diretta da Michele Soavi. Emiliano De Vito, ventiduenne appena laureato in Lettere Antiche che vive con la madre ed è fidanzato con Allegra (Anna Manuelli), è invece interpretato da Giuseppe Maggio.
In viaggio su una vecchia jeep senza né tetto, né sportelli, né parabrezza, i due attraverseranno l’Italia. La loro destinazione? Milano e la fiera-mercato degli anni Ottanta e Novanta, dove il Vezzosi ha incomprensibilmente accettato di tenere un discorso, infrangendo un silenzio durato un quarto di secolo. Alla fiera li attendono Milena (Isabella Ferrari), il perduto amore dello scrittore, e una folla oceanica smaniosa di ascoltare il Vezzosi fare i conti con il suo passato.
«Ho lavorato pensando sempre che potesse essere un film divertente sulla perdita della colpevolezza e la conquista dell’innocenza, della consapevolezza che “da soli”, se pur non è impossibile tirare a campare, certamente non è così piacevole, e trovare salvifico qualcuno con cui parlare di sé, a cui chiedere “che devo fare della vita?”» spiega Eugenio Cappuccio nelle note di regia. «Le importantissime figure femminili che seguono i passi del racconto, costituiscono in tal senso la sfida, con le loro istanze, di un’anima meno avvitata su se stessa, che i due uomini cercano».
La mia ombra è tua è stato il 27 luglio al 68º Taormina Film Fest e oggi arriva nei cinema grazie a 01 Distribution. Più sopra potete vedere il trailer del film.