Sii te stesso a modo mio, il nuovo libro di Matteo Lancini, mette al centro del “problema” la fragilità adulta. Noi lo intervistiamo su #PDESocialClub.
Giovedì 8 giugno alle 18.00, dopo una pausa forzata dovuta a un Salone del Libro particolarmente impegnativo, torna #PDESocialClub. Ospite di questa puntata Matteo Lancini, lo psicologo e psicoterapeuta che più di ogni altro in questi ultimi anni ha lavorato sui temi del disagio adolescenziale.
Con la sua attività di docente, di terapeuta, di presidente del Minotauro, di autore di fortunati libri pubblicati da Raffaello Cortina Editore. E così, per citare le sue uscite più recenti, dopo aver affrontato il fenomeno degli Hikikomori con Il ritiro sociale negli adolescenti, raccolta di saggi di diversi autori da lui curata nel 2019, e aver smantellato tutti gli stereotipi correnti sugli adolescenti di oggi in L’età tradita del 2021, si presenta oggi nelle librerie con Sii te stesso a modo mio. Essere adolescenti nell’epoca della fragilità adulta, che sarà al centro della conversazione di giovedì pomeriggio.
Sii te stesso a modo mio continua a tutti gli effetti il discorso iniziato con L’età tradita. Se infatti nel libro del 2021 erano le idee preconcette degli adulti, genitori, insegnanti, terapeuti, giornalisti a essere passati al vaglio della critica di Lancini, in questo nuovo saggio ancor più lucidamente è la figura dell’adulto a essere messa al centro dell’analisi. Se fragili sono gli adolescenti, ancor più fragili risultano essere i “grandi”, smarriti nella loro condizione postnarcisistica, sempre più bisognosi di essere confermati nelle loro necessità, aspettative e debolezze. Sono infine le ragazze e i ragazzi a doversi far carico di questa fragilità, dimostrando a genitori, insegnanti, terapeuti di saper crescere, diventare autonomi e realizzati ma solo e sempre a patto di rispondere il paradossale mandato che Lancini ha messo a titolo del volume.
E se il mandato non viene raggiunto, se la sofferenza, il dolore dell’adolescente esplodono con gesti autodistruttivi e addirittura suicidari o implodono nel ritiro e nella vergogna di sé, la colpa, perché sempre in termini di causa e di colpa di ragiona e mai di comprensione, andrà a internet, ai videogiochi, magari al covid. Quando forse sarebbe il caso di rinunciare a cause e colpe, specie se univoche, e mettersi in ascolto.
Ma ci sarà di che domandare, di che ascoltare, di che discutere con Matteo Lancini e il suo Sii te stesso a modo mio: giovedì 8 giugno alle 18.00 sulle pagine Facebook, Instagram, Linkedin, Youtube di PDE, di Raffaello Cortina Editore e delle librerie di tutta Italia che decideranno di condividere la nostra conversazione.
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In alto, foto di Mathieu Stern su Unsplash.