Una campagna pubblicitaria senza precedenti per il memoir del primo editor-in-chief nero nella storia di «British Vogue».
La visibilità è uno dei temi fondamentali della contemporaneità e ha che fare con la rappresentazione e i diritti civili. Se per alcune persone è un privilegio, per altre è una costante lotta contro la marginalizzazione. Una lotta che Edward Enninful, primo editor in chief nero di «British Vogue» e direttore editoriale del brand «Vogue» a livello europeo, in questi anni ha affrontato nel suo campo, quello della moda. Nato in Ghana nel 1972, emigrato con la famiglia nel Regno Unito nel 1985, all’età di 18 anni viene assunto come fashion director della rivista iD, diventando il più giovane fashion director di una pubblicazione internazionale. La sua carriera inizia così, proseguendo poi nelle edizioni di diversi paesi di Vogue fino a diventare nel 2006 fashion editor di «Vogue America».
Da sempre sostenitore di voci diverse, nel 2008 realizza per «Vogue Italia» The Black Issue, edizione dedicata esclusivamente a modelle nere. Nel 2016 viene nominato Ufficiale dell’Ordine dell’Impero britannico per i servizi resi all’industria della moda ed è uno degli ambasciatori globali del Prince’s Trust, l’ente benefico fondato da re Carlo III per aiutare i giovani a rischio di esclusione. Nel 2017 viene scelto come editor-in-chief di «British Vogue» e porta il mondo reale, con la sua complessità e diversi sguardi, sulle pagine della rivista. Grazie al suo estro e alla sua lungimiranza, da allora sulla copertina di «Vogue» sono comparse figure tradizionalmente lontane dai riflettori, e capaci, ciascuna a suo modo, di mutare le prospettive e ampliare il ventaglio delle possibilità concesse alla moda: da persone impegnate in prima linea per i diritti civili, a esponenti del mondo del fashion design e della fotografia appartenenti a categorie marginalizzate.
Definito dalla scrittrice Bernardine Evaristo, molto attiva in campagne per la rappresentazione e visibilità degli artisti neri, come «un libro di memorie coraggioso e affascinante su un uomo che è diventato uno dei principali artefici del cambiamento globale», A Visible Man ripercorre un viaggio sorprendente in una delle industrie più esclusive del mondo. Enninful racconta del modo in cui, da rifugiato nero, gay e appartenente alla classe operaia, ha trovato nella moda più di una casa e di come sia riuscito a ricostruirla, riadattarla, secondo la sua visione, dando visibilità sociale alle persone che prima non ne avevano. «Ho deciso di portare gli “altri” al tavolo. Siamo qui per ispirare e dare alle persone qualcosa da sognare e un senso del possibile qui e ora», dice Enninful, ed è un po’ l’essenza di tutta questa storia: prendersi spazio quando la società non te lo concede e poi lasciare spazio, far risuonare le voci di altre persone.
A Visible Man è uscito da poco in tutte le librerie, ma per dare ancora più visibilità al libro di Enninful, la casa editrice Baldini + Castoldi e tutto il gruppo La nave di Teseo hanno organizzato una campagna di cartellonistica capillare e, probabilmente, senza precedenti in editoria. Lo ha fatto in due città tradizionalmente legate alla moda o all’arte come Milano e Roma, proprio nel periodo in cui Edward Enninful, da poco nominato consulente globale di Vogue, è in Italia per assistere ad alcune sfilate.
Vi lasciamo sopra una gallery con le foto, invitandovi a scoprire la straordinaria storia di Edward Enninful attraverso le sue parole, perché una storia così smetta di essere straordinaria e diventi invece all’ordine del giorno.