Arriva la Bibbia dell’Agile Methodology. E noi intervistiamo il curatore dell’edizione italiana.
Il software funzionante
La collaborazione col cliente
Rispondere al cambiamento
più che la documentazione esaustiva
più che la negoziazione dei contratti
più che seguire un piano
Ovvero, fermo restando il valore delle voci a destra, consideriamo più importanti le voci a sinistra.”
A #PDESocialClub si parla di lavoro, di impresa, di modi di affrontare il cambiamento, sempre più rapido, sempre più impegnativo, sempre più complesso. Lo faremo in compagnia di Marco Calzolari, che ha curato l’edizione italiana di Agile Transformation, di Neil Perkin, edito da Guerini Next, intervistato da Filippo Poletti.
Le righe che avete letto in apertura vengono dallo Agile Manifesto, elaborato nel 2001 da 17 progettisti di software e guru informatici che si erano riuniti tra le montagne dello Utah per affrontare una serie di problemi in comune, tutti riassumibili nella gestione dei progetti nella nascente ma già travolgente Information Technology. L’innovazione correva, aziende e manager dovevano affrontare cambi di paradigmi pressoché quotidiani senza avere gli strumenti concettuali per affrontarli. L’approccio tradizionale ai progetti mostrava sempre più drammaticamente i suoi limiti: si imponeva la necessità di un modo più agile. E agile divenne l’aggettivo risolutivo, il cuore del manifesto che i 17 dello Utah stilarono e il nome di una nuova metodologia, appunto l’Agile Methodology.
In vent’anni la strada compiuta è stata enorme, i quattro punti alla base del manifesto ci sembrano oggi puro buon senso (forse più nella teoria che nella prassi della relazione tra cliente e progettista / sviluppatore) ma l’agilità resta cruciale e dall’ambito dell’ITT è dilagata in tutti gli ambienti aziendali e manageriali. Le sfide un tempo poste dalla novità del web sono diventate sfide che riguardano ogni aspetto della vita di una impresa. E, con Agile Transformation. Sopravvivere, svilupparsi e competere nell’era digitale, uno dei testi cruciali del metodo Agile arriva oggi finalmente in traduzione italiana. Neil Perkin è il fondatore di Only Dead Fish, agenzia di consulenza digitale che tra i suoi clienti vanta aziende come Astra Zeneca, Vodafone, Samsung, YouTube e Warner Bros. Inoltre, per Google dirige il podcast Firestarters ed è keynote speaker per il Google Squared Programme.
A parlare di Agile Transformation e del libro di Neil Perkin, saranno il curatore del volume Marco Calzolari, imprenditore e filosofo, cofondatore e CEO dell’agenzia di coaching e consulenza Agile Reloaded, mentre a intervistarlo abbiamo invitato Filippo Poletti, top voice di Linkedin Italia, dove da ormai sei anni cura la rassegna quotidiana dedicata ai cambiamenti del mondo ed è promotore del portale Rassegnalavoro, mentre ogni giovedì, sempre su LinkedIn conduce il talk New Normal Live, dedicato alla “nuova normalità”, sul mondo del lavoro.