Dieci libri per stimolare la riflessione e la consapevolezza.
Oggi, 8 marzo, si celebra la Giornata internazionale dei diritti delle donne, un giorno di lotta, di rievocazione delle conquiste sociali, economiche e politiche del passato, di rivendicazione della parità di genere e di riflessione su quello che ancora dobbiamo fare, in tutto il mondo. Legata alle battaglie per i diritti delle lavoratrici nel corso del XX secolo, questa giornata si è trasformata nel simbolo della mobilitazione collettiva, condivisa e transfemminista, che naturalmente si intreccia con le altre lotte civili e sociali, come quelle razziali e di classe. Un momento, dunque, per impegnarsi a promuovere azioni concrete per contrastare le disuguaglianze, discriminazioni e violenze di genere. In questo senso, i libri si rivelano certamente strumenti cruciali per creare consapevolezza e stimolare la riflessione. Ve ne consigliamo dieci: tante voci diverse che affrontano questi temi da molteplici prospettive.
Carla Lonzi, Sputiamo su Hegel, La tartaruga
Pubblicato originariamente nel 1970 con il collettivo di Rivolta Femminile, Sputiamo su Hegel è un’opera fondamentale per il femminismo contemporaneo. Un testo che ha avuto un forte impatto sulla società italiana all’epoca della sua uscita, offrendo una prospettiva critica del pensiero marxista e cambiando per sempre il modo in cui le donne parlano di loro stesse, rivendicando la propria sessualità, i propri desideri e dando spazio alla quotidianità in maniera lucida e rigorosa. A distanza di oltre cinquant’anni, la voce di Lonzi continua a risuonare potente, generando nuove discussioni, nuove idee, nuove correnti di pensiero. Il testo, rimasto fuori catalogo per molti anni, è stato pubblicato da La Tartaruga mantenendo la sua purezza e forza originale, senza interpretazioni critiche, per dare ancora più valore a un pensiero d’ampio respiro, che emerge in tutta la sua carica trasformativa.
Leslie Kern, La città femminista, Treccani Libri
Gli spazi pubblici che viviamo non sono neutri, ma sono il prodotto di una società pensata da uomini per gli uomini. Leslie Kern, docente di Geografia e Ambiente e direttrice degli Studi sulle donne e sul genere presso la Mount Allison University, reimmagina le metropoli, ridefinendo il concetto stesso di spazio pubblico, pensando spazi cittadini progettati per donne lavoratrici, madri e persone che si prendono cura degli anziani, sottolineando l’importanza del pensiero femminista nell’ideare ambienti urbani sicuri e che possano accogliere ogni tipo di differenza. Attraverso una combinazione di teoria, esperienze personali e studi urbanistici, Kern esamina le sfide e le opportunità delle città attuali, promuovendo la pluralità di voci e esperienze come chiave per una convivenza equa. La città femminista è un invito a chi si occupa di urbanistica a considerare il ruolo fondamentale delle donne nella creazione di spazi cittadini più accoglienti, offrendo una guida ricca di documentazione per coloro che mirano a progettare città che tengano conto di tutte le esigenze.
Angela Davis, Autobiografia di una rivoluzionaria, minimum fax
Angela Davis, celebre attivista militante e figura di spicco del movimento afroamericano per i diritti civili fin dagli anni Settanta, inizia la sua autobiografia con queste parole: «Non intendevo scrivere questo libro.Un’autobiografia, alla mia età, mi sembrava presuntuosa». La sua vita esemplifica certamente uno dei punto cardine della lotta per i diritti umani: non si possono separare le lotte alle discriminazioni di genere, di classe e razziali. Per questo motivo, il suo libro autobiografico, originariamente pubblicato nel 1974, è diventato un punto di riferimento della controcultura. Si tratta di un’opera politica, che riesce a essere sia intima che collettiva, poiché parla della solidarietà tra gli esseri umani e dell’opposizione all’ingiustizia e all’oppressione del potere.
Emma Goldman, La libertà o niente, Elèuthera
Gli scritti di Emma Goldman, con il loro stile diretto, offrono un ritratto della sua personalità intellettuale e passionale. Definita come “la donna più pericolosa d’America” da J. Edgar Hoover dell’FBI, Goldman è stata un’avanguardista propagandista nel XIX e XX secolo, sostenendo apertamente idee contro il puritanesimo, il capitalismo, il militarismo e il nazionalismo. Ha lottato per l’uguaglianza di genere e ha anticipato molte lotte progressiste successive, come quelle contro la pena di morte o a favore dell’educazione sessuale e della contraccezione, affrontando ripetuti arresti e deportazioni per le sue convinzioni. Goldman ha sempre ribadito come sfida e resistenza, anche contro la legge, fossero due principi fondamentali e non negoziabili per il progresso dell’umanità.
Sara Poma, Il coraggio verrà, HarperCollins
A Roma nel 1972, Maria Silvia Spolato diventa la prima donna in Italia a dichiarare pubblicamente la propria omosessualità, un atto coraggioso con conseguenze drammatiche nella sua vita. Sara Poma racconta la storia di Spolato, dalla sua infanzia a Padova fino agli anni da insegnante e ai momenti vissuti come clochard, tra legami familiari e discriminazioni subite. Il libro, intitolato Il coraggio verrà in riferimento a un verso di Spolato, va oltre la biografia e permette a Poma di ripercorrere anche la sua esperienza personale, la scoperta della propria omosessualità, tra gioie e rimpianti. Attraverso questo dialogo davanti a uno specchio ineguale, Il coraggio verrà è una riflessione appassionata sulla vita sull’amore e sulle sfide affrontate dalle donne lesbiche nel corso del Novecento.
Zarifa Ghafari, Zarifa. La battaglia di una donna in un mondo di uomini, Solferino
Zarifa Ghafari è un’attivista politica nota per il suo coraggio, la determinazione e l’impegno per l’emancipazione femminile n Afghanistan. Nel 2019, a soli 26 anni, è diventata sindaca di Maidan Shahr ed è tra le poche donne ad aver avuto un ruolo così prominente nel Paese. Il suo impegno civile le è costato diversi attentati di rappresaglia, culminati il 5 novembre 2020 nell’assassinio di suo padre. È rimasta in carica fino al 2021, quando è costretta a fuggire dall’Afghanistan. La sua storia, raccontata in questo memoir, è quella di una lotta costante alla discriminazione femminile e alla corruzione.
Olivia Campbell, Le ragazze in camice bianco, Aboca
Nel XIX secolo, molte donne morivano di malattie trattabili perché temevano le umilianti visite mediche eseguite esclusivamente da dottori maschi e soffrivano per lo stigma sociale di essere identificate come corpi non sani e, quindi, considerati inutili. Elizabeth Blackwell, Elizabeth Garrett Anderson e Sophia Jex-Blake, in seguito a esperienze personali traumatiche, hanno iniziato a lottare per garantire alle donne un trattamento dignitoso ed equo e la possibilità di trovare il loro spazio nel mondo della medicina. Le ragazze in camice bianco di Olivia Campbell racconta la storia di queste pioniere in grado di scardinare le barriere di genere in medicina e di creare strutture e spazi di cura più sicuri.
Paola Stelliferi e Stefania Voli (a cura di), Anni di rivolta. Nuovi sguardi sui femminismi degli anni Settanta e Ottanta, Viella
Questo volume, curato da Paola Stelliferi e Stefania Voli, raccoglie una serie di ricerche incentrate sui movimenti femministi italiani degli anni Settanta e Ottanta, a partire da un’analisi del “Manifesto di Rivolta Femminile”, affisso sui muri di Roma e Milano nel luglio del 1970. Si tratta di un momento cruciale nella storia dei femminismi italiani, che convenzionalmente segna la nascita del movimento. Le ricerche presentate qui esaminano percorsi ed eventi significativi di un periodo compreso tra gli anni Sessanta e Ottanta, dando particolare attenzione a esperienze che in passato sono state trascurate o considerate periferiche. L’analisi incrociata di fonti diverse offre uno sguardo d’insieme originale e approfondito su questi anni cruciali per il movimento femminista italiano, aprendo nuove piste di ricerca e fornendo un quadro utile per comprendere il presente.
Enrica Simonetti, Le donne della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, Manni
Il 10 dicembre 1948 viene firmata la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, un documento fondamentale per le conquiste civili del Novecento. Tra le persone che hanno contribuito alla sua stesura, ci sono otto donne straordinarie per statura politica ed esperienze personali: Eleanor Roosevelt, Hansa Jivraj Mehta, Lakshmi Menon, Minerva Bernardino, Begum Shaista Ikramullah, Bodil Begtrup, Marie-Hélène Lefaucheux ed Evdokia Uralova. Enrica Simonetti racconta le loro vite avventurose e il loro contributo alla Dichiarazione, focalizzandosi su questioni come lavoro, genere, infanzia e povertà in un libro accessibile, adatto a un pubblico più giovane. È importante, in un momento storico in cui questi diritti continuano a essere minacciati in molte parti del mondo, ricordare la storia che ha portato alla stesura di questi articoli e l’impronta lasciata dalle otto figure femminili che vi hanno contribuito. Il libro include anche il testo completo della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani.
Ellen Lupton, Extra Bold. Una guida femminista, inclusiva, antirazzista, non binaria per graphic designer, Quinto Quarto
Extra Bold è un manuale di design che unisce saggio, fumetto e guida pratica in un unico libro. Scritto da un gruppo eterogeneo di voci, il libro offre una prospettiva fresca sul design attraverso un’ottica internazionale, che abbraccia femminismo, antirazzismo e ogni prospettiva che accoglie ogni forma di diversità. Oltre a fornire consigli pratici su questioni come il licenziamento e il coming out al lavoro, il libro stimola una nuova visione corale del design. Illustrato con calore e humour da Jennifer Tobias, rappresenta un invito a ripensare le pratiche del design per un futuro in grado di rappresentare e rispettare ogni punto di vista.
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Foto in alto di Giacomo Ferroni su Unsplash