Francesco Codello ai microfoni di #PDESocialClub per parlare di merito e meritocrazia, talento e solidarietà.
Giovedì 4 aprile alle 18.00, ospite di #PDESocialClub sarà Francesco Codello, autore per elèuthera di L’illusione meritocratica.
Cosa c’è di più limpido, razionale, ragionevole, condiviso del merito? In società stratificate dal privilegio di nascita, si tratti di sangue o censo, perlopiù di entrambi, corrotte da cordate di clientelismo e nepotismo, segnate dalla disparità delle condizioni di partenza, l’affermarsi del puro merito sembra quanto di più democratico, egualitario, auspicabile. Chi sa fare, chi si è temprato a saper fare, chi si è impegnato a fare, accederà al regno della gratificazione, dell’affermazione di sé, del dispiegarsi dell’autostima e del riconoscimento sociale. Compito della società, dello Stato, della scuola, sarà di provvedere a offrire pari condizioni di partenza, così da mettere tutti nelle condizioni di riconoscere e sviluppare i propri talenti per partecipare “ad armi pari” alla dura competizione della vita.E allora, che sia chi merita a governare, che siano i migliori a reggere i destini di nazioni e di imprese, a loro, ai loro talenti il compito di comandare. Che si affermi una volta per tutte la meritocrazia.
Francesco Codello, che è stato per lunghi anni insegnante e dirigente scolastico, oltre che fondatore della Rete dell’Educazione Libertaria, redattore di storiche riviste anarchiche, autore di numerosi saggi e curatore di antologie di testi di Colin Ward e di Lev Tolstoj, in questo agile ma denso volume decostruisce, diciamo pure che smantella, il mito del merito e della meritocrazia, sottopone ad analisi e discussione il dominio della valutazione intesa come pervasiva, totalizzante misurabilità, l’idea della neutralità della valutazione, della legittimità di sottoporre la qualità al vaglio della quantità.
Il talento e il merito, assolutizzati dall’ideologia meritocratica, sono in realtà, a loro volta, costruzioni sociali, come per altro i metodi e i parametri di valutazione, che selezionano ciò che vale la pena di prendere in considerazione e il suo peso nel quadro generale in cui si inscrivono. L’ideologia è quella della competizione di tutti contro tutti, dell’affermazione individuale, del privilegio come ricompensa, del “fallimento” come punizione.
A questa ideologia partecipano tutti, i vincitori, che nel successo vedono la conferma delle proprie qualità e il premio per i propri sforzi, e i perdenti, che leggeranno il proprio insuccesso come colpa, come conferma di una mancanza di qualità e di una debolezza di volontà. Vittime di questa ideologia sono nuovamente tutti, non solo i perdenti, ma sempre più anche i vincenti, tallonati fin dall’estrema giovinezza, dai banchi di scuola, in una corsa senza requie, in cui a un livello di competenza seguirà un altro livello ancora più sfidante.
Codello non rifiuta né l’idea del talento né quella del merito, ma le riporta alle dimensioni che devono avere, che possono avere in un ambiente solidale e cooperativo, in una visione, in definitiva, libertaria della società. Parleremo di tutto questo con l’autore in conversazione con Paolo Soraci, in streaming sulla pagina Facebook di PDE, di elèuthera e delle tante librerie indipendenti di #PDESocialClub che condivideranno l’evento. L’incontro si potrà seguire anche dal nostro sito, sul nostro canale YouTube e su LinkedIn.