Dopo Grecia e Roma, Marilù Oliva ci porta a scoprire le grandi protagoniste del racconto biblico. Ne parliamo a #PDESocialClub.
Arriva il Giubileo e #PDESocialClub non si fa cogliere impreparata, ma lo fa a modo suo. Giovedì 16 gennaio alle 18.00, quindi, si parla di Bibbia in compagnia di Marilù Oliva e del suo La bibbia raccontata da Eva, Giuditta, Maddalena e le altre, edito da Solferino. A intervistare l’autrice, la scrittrice e filosofa Ilaria Gaspari. Come sempre, la conversazione sarà disponibile sulle pagine Facebook di PDE, di Solferino e delle librerie che decideranno di condividere lo streaming.
Potete immaginare qualcosa di più “patriarcale” della Bibbia, specie del Vecchio Testamento? Un mondo di barbe, un mondo di barbuti addirittura plurisecolari, di padri tirannici e numinosi. Eppure… eppure, a voler ben guardare, la Bibbia è anche una strepitosa galleria di ritratti femminili, una sorta di campionario di tipi femminili, dalle più dimesse delle vittime alle più combattive delle guerriere, sante e maliarde, regine e popolane… da Eva a Maria, dalla A della profetessa Anna alla Z di Zipporah, moglie di Mosè, passando per Dalila che fece innamorare Sansone, Jezebel, dedita a magia e prostituzione, Raab, che aiutò gli Israeliti a conquistare Gerico, Salomé, che danzando farà perdere la testa sia a Erode che a Giovanni Battista.
Una prateria sconfinata si è quindi aperta davanti a Marilù Oliva, quando, dopo il bel successo dei suoi libri dedicati alle donne del mito e della poesia greca e latina – ricordiamoli: L’Iliade cantata dalle dee, L’Odissea raccontata da Penelope, Circe, Calipso e le altre, L’Eneide di Didone – ha deciso di impegnarsi sulle donne nella Bibbia.
Ne ha scelte nove, seguendo la scansione dei libri che compongono Vecchio e Nuovo Testamento, Eva, Agar e Lia dal Genesi, Miriam dall’Esodo, Micol dal Libro di Samuele, Susanna dal Libro di Daniele, Ester dal Libro di Ester (la Bibbia sarà anche una colossale fabbrica di patriarcato, ma Ester un libro tutto per sé ce lo ha…), Maria Maddalena dai Vangeli. Oliva dà loro la parola e le fa raccontare in prima persona, con la loro voce e dalla loro prospettiva, dando un nuovo punto di vista a vicende che tanto hanno contribuito a formare la nostra cultura, la nostra mentalità, il nostro spazio mentale. Testimoni, ma anche protagoniste, perché, come spiega Oliva nella corposa “Nota finale” «non sono figure statiche, anzi: agiscono come Miriam, che protegge il fratello (quindi le sorti del popolo ebraico), danza, intona inni, impugna il tamburello, migra. Alcune attendono, consigliano, altre attingo acqua al pozzo (…), aggiustano le mosse sconsiderate dei mariti, come Abigail».
Insomma, la Bibbia al femminile non è una forzatura retorica o ideologica, il grande libro è di fatto un libro di donne, si tratta di leggerlo con la curiosità e l’attenzione che merita. Marilù Oliva riesce ad accendere in lettrici e lettori sia l’una che l’altra.
Ne parleremo con Marilù Oliva e Ilaria Gaspari giovedì, come sempre su tutti gli schermi di #PDESocialClub: su Facebook, ma anche sul canale YouTube e sulla pagina LinkedIn di PDE.