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Morte di una sirena

Thomas Rydahl, A. J. Kazinski

Che sia racconto popolare o d’autore, ogni fiaba nasconde un lato oscuro, spietato e brutale. Un incubo, se vogliamo. In una delle versioni di Biancaneve dei fratelli Grimm, la madre è costretta a indossare delle scarpe di ferro incandescenti e ballare fino alla morte; Cappuccetto Rosso di Charles Perrault viene divorata dal lupo; in Gatta Cenerentola di Basile la protagonista uccide la matrigna spezzandole il collo; la Sirenetta di Hans Christian Andersen muore e si dissolve nella schiuma di mare.

Gli scrittori danesi Thomas Rydahl e A. J. Kazinski (pseudonimo di Anders Rønnow Klarlund e Jacob Weinreich) sono partiti da qui. Dall’incubo nascosto tra le righe della più celebre fiaba di Hans Christian Andersen – una delle opere più amate dello scrittore, tanto da ispirare la statua nel porto di Copenaghen – e lo hanno trascinato fuori dalla fiaba.

La storia della sirena innamorata che cede la sua voce in cambio delle gambe diventa, in Morte di una sirena (Neri Pozza), quella dell’omicidio di una giovane donna, ambientata nelle strade malfamate della Copenaghen del 1834. Rydahl e Kazinski hanno immaginato che il fatto sia accaduto nell’anno e mezzo in cui Hans Christian Andersen smise di inserire annotazioni sul proprio diario (redatto, solitamente, quasi ogni giorno fino alla morte), dopo il viaggio in Italia e prima della stesura di La sirenetta.

La donna si chiama Anna e per provvedere la figlia di sei anni Marie, lavora come prostituta. Un giorno il suo corpo viene ritrovato nel canale dove vengono raccolgono tutti i rifiuti della città. I suoi capelli sono cosparsi di conchiglie, come quelli di una sirena. La sorella Molly pensa subito che il colpevole sia «l’uomo dei ritagli», quel suo strano cliente che si limitava a ritrarla con la carta. L’uomo è Hans Christian Andersen, da sempre appassionato paper cutting. «Il taglio della carta è il preludio alla scrittura», scrive infatti in una lettera nel luglio 1867.

Ma torniamo al 1834. Il questore della città vorrebbe arrestarlo e condannarlo a morte, ma grazie alla protezione influente signor Collin, gli vengono concessi tre giorni. Tre giorni per provare la sua innocenza. Tre giorni per capire chi abbia ucciso Anna, la “sirena”. Andersen, così, si improvvisa detective e invece della logica alla Sherlock Homes, userà la sua immaginazione per districare questo groviglio di misteri.

Romanzo originale e appassionate, accolto da un grande successo di pubblico in Danimarca, Morte di una sirena si muove tra il giallo storico, il mistery, il noir e il gotico. Si tratta la prima delle inchieste del “detective” Hans Christian Andersen che Thomas Rydahl e A. J. Kazinski hanno in programma di scrivere e che adatteranno in una serie tv.

Noi, nel frattempo, consigliamo agli appassionati del giallo deduttivo vittoriano, ma anche a chi ha amato Le sette morti di Evelyn Hardcastle di Stuart Turton (sappiamo che siete tanti), di correre in libreria.

Morte di una sirena

Rydahl & Kazinski
NERI POZZA
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Genere:
Thriller e gialli
Listino:
€ 18.00
Collana:
I narratori delle tavole
Data Uscita:
15/10/2020
Pagine:
448
Lingua:
Italiano
EAN:
9788854519725