Nato a Berlino nel 1892, Walter Benjamin è stato uno dei più importanti filosofi del Novecento. Pensatore eclettico, si è occupato di epistemologia, sociologia ed estetica. Nel 1936, con uno dei suoi saggi più noti, L’opera d’arte nell’epoca della sua riproducibilità tecnica, ha influenzato profondamente gli studi sull’arte e sui mass media.
Cinque anni prima, nel 1931, Benjamin aveva pubblicato sul settimanale berlinese Die literarische Welt un articolo in tre parti sulla fotografia, tecnica che allora aveva poco più di un centinaio d’anni. Niépce e Daguerre, infatti, avevano fondato solo nel 1829 la prima società per lo sviluppo delle tecniche fotografiche.
Breve storia della fotografia, questo il titolo, apre il volume pubblicato da Passigli Editori nella collana Le Occasioni, curato da Sabrina Mori Carmignani. Questo testo anticipa alcuni temi che ritorneranno in L’opera d’arte nell’epoca della sua riproducibilità tecnica.
«La nebbia che avvolge gli albori della fotografia non è così fitta come quella che copre le origini della stampa; rispetto a quest’ultima, infatti, risulta forse più facile constatare che i tempi dell’invenzione erano ormai maturi e che non pochi se ne erano accorti; si trattava di persone che, indipendentemente l’una dall’altra, perseguivano tutte un identico scopo: fissare quelle immagini della camera obscura che erano note almeno dai tempi di Leonardo» scrive Walter Benjamin in apertura del suo saggio.
Il volume di Passigli riunisce altri due scritti di Benjamin. Il primo, Novità dal mondo dei fiori, nasce come recensione all’opera del fotografo Karl Blossfeldt (1865-1932), noto per lo spiccato interesse per la natura, in particolare per le piante. Il secondo, Lettera da Parigi, è un breve saggio che investiga sul rapporto tra fotografia e pittura, completando idealmente l’articolo del 1931.
Quello che emerge dalle analisi di Benjamin è la costante ricerca volta all’individuazione delle origini, delle potenzialità e delle evoluzioni, positive o negative, dei fenomeni. Non stupisce, dunque, che già nel 1931 parlasse di periodo d’oro e di declino dell’arte fotografica, in particolare legato alla produzione industriale.
In queste pagine, naturalmente, emerge il concetto di aura, legata all’unicità e lontananza, che il pensatore approfondirà successivamente nella sua produzione critica. Con l’avvento della società di massa e delle nuove tecniche artistiche come la fotografia o il cinema, l’opera da evento irripetibile si era trasformata in qualcosa di riproducibile.
In Breve storia della fotografia si trova il seme delle riflessioni con cui Benjamin metterà in discussione la tradizionale concezione dell’arte e della sua fruizione. Si tratta dunque di un testo fondamentale per avvicinarsi per la prima volta al pensiero del filosofo, sia per seguirne l’evoluzione.
Breve storia della fotografia
Walter Benjamin
PASSIGLI
VAI AL LIBRO- Genere:
- Fotografia
- Listino:
- € 9.50
- Collana:
- Le occasioni
- Data Uscita:
- 04/03/2021
- Pagine:
- 96
- Lingua:
- Italiano
- EAN:
- 9788836818303