Dottor Kernberg, a cosa serve la psicoterapia?

Otto Kernberg è il più famoso psichiatria e psicoterapeuta del mondo. Sistematizzatore della psicoanalisi contemporanea, è uno dei massimi esperti nell’ambito dei disturbi di personalità e tra i teorici delle relazioni oggettuali.

Manfred Lütz, psichiatra, psicoterapeuta e teologo, ha avuto il grande piacere di dialogare con Kernberg, fargli domande sulla sua esperienza professionale e personale. Da questo dialogo è nato Dottor Kernberg, a cosa serve la psicoterapia? appena pubblicato da Raffaello Cortina Editore. L’edizione italiana è curata da Vittorio Lingiardi, rinomato psichiatra e accademico, che firma anche la prefazione.

«Kernberg poteva attingere dai suoi oltre 65 anni di esperienza come psicoterapeuta. Cosa ha davvero senso e cosa ne è privo nella psicoterapia, queste sono domande a cui difficilmente qualcuno potrebbe rispondere in maniera più competente di Otto Kernberg» spiega Lütz. E in effetti, il suo libro si presenta come un bilancio, non solo della vita del grande clinico, ma anche della disciplina stessa.

In queste pagine, Otto Kernberg si apre totalmente al confronto, parla della psicoanalisi, ma anche di religione ed etica. Ricorda i suoi pazienti e presenta casi clinici.

Ma parla anche del suo vissuto, quando nel 1939, in fuga da nazisti, lasciò Vienna con la sua famiglia e, passando dall’Italia, approdò in Cile, dove studiò medicina e biologia. E ancora, racconta del trasferimento negli Stati Uniti, dove con grandi sacrifici studiò psicoterapia con Jerome Frank al Johns Hopkins Hospital. Gli stessi Stati Uniti sono al centro delle riflessioni di Kernberg, che parla del narcisismo di Donald Trump, in un capitolo dedicato alla possibilità e limiti della psicoterapia.

Si tratta, dunque, di una testimonianza preziosa, una lettura appassionante e adatta a chiunque abbia interesse ad approfondire il lavoro di Kernberg o semplicemente riflettere su cosa sia la psicoterapia.