Harlem. Il film più censurato di sempre, recita il titolo del libro di Luca Martera, appena uscito per La nave di Teseo. Questo kolossal propaganda fascista – il più razzista, antisemita e antiamericano – ha, infatti, continuato a girare nel dopoguerra, trasformato in un generico film sportivo, con tagli e modifiche ai dialoghi per quasi 40 minuti.
Luca Martera, documentarista, specialista di archivi ed esperto in ricerche storico-investigative, ha pensato che valesse la pena ricostruire la storia di Harlem, per fare luce su un capitolo molto buio della nostra storia e riflettere, allo stesso tempo, sull’uso dei film come mezzi di propaganda e mistificazione da parte del regime.
Diretto da Carmine Gallone, Harlem uscì nelle sale nell’aprile del 1943. Due mesi prima dello sbarco degli alleati in Sicilia e tre mesi prima della caduta del fascismo. Fu l’ultimo film realizzato dal regime allo scopo di diffondere l’ideologia fascista e illustrare alle masse il razzismo di Stato.
Conosciuto anche con il titolo di Knock-out, Harlem segue la storia di Tommaso, interpretato da Massimo Girotti. Il giovane pugile italiano si trasferisce negli Stati Uniti, con il sogno di sfondare nel mondo del pugilato. Dopo una serie di vicissitudini, riuscirà a battere il campione afroamericano Charlie Lamb, interpretato da Ludovico Longo, nei crediti identificato con il nome di Abratha Batha Longo.
Harlem fu girato a Cinecittà e scritto da Emilio Cecchi, Paolo Monelli, Pietro Petroselli, Sergio Amidei e Giacomo Debenedetti (non accreditato perché di origini ebraiche). Facevano parte del cast gli attori più famosi dell’epoca, tra cui il già citato Girotti, Amedeo Nazzari, Osvaldo Valenti, Vivi Gioi.
Per interpretare gli spettatori dell’incontro, Gallone fece giungere nel teatro di posa alcuni prigionieri provenienti da un campo di prigionia che si trovava nei pressi di Roma. Insieme a loro c’erano altre comparse, in particolare attori etiopi, somali, libici ed eritrei, che erano stati ingaggiati per partecipare alla Mostra delle Terre Italiane d’Oltremare nel 1940, rimasti poi bloccati a Napoli dopo lo scoppio della guerra.
Nelle pagine di Harlem. Il film più censurato di sempre, Martera racconta le vicende produttive e dedica grande spazio ad approfondire le storie dei protagonisti. Quella forse più interessante riguarda l’antagonista Charlie Lamb e l’attore scelto per interpretarlo: figlio di un ufficiale coloniale, Ludovico Longo era un atleta di rugby, pugile dilettante per l’Università di Roma, laureato in ingegnere e insegnate matematica.
Martera ha fatto ricerche approfondite su ogni protagonista di questa vicenda. Tutti i suoi risultati sono racchiusi in questo saggio meticoloso e documentato, realizzato in collaborazione con il Centro sperimentale di Cinematografia.
Harlem. Il film più censurato di sempre
Luca Martera
LA NAVE DI TESEO
VAI AL LIBRO- Genere:
- Cinema, tv, radio
- Listino:
- € 22.00
- Collana:
- I fari
- Data Uscita:
- 22/04/2021
- Pagine:
- 352
- Lingua:
- Italiano
- EAN:
- 9788834605011