Compositore, poeta, musicologo, critico d’arte, traduttore, studioso di mitologia, collezionista. Juan Eduardo Cirlot è stato tante cose, che sembrano tutte confluire nel suo enciclopedico Dizionario dei simboli, uscito per Adelphi in un’edizione curata e molto bella graficamente. In copertina, infatti, presenta un dettaglio del pavimento dell’antica abbazia di Saint-Bertin, di grande impatto visivo.
«Una summa simbolica, nella quale vengono raffrontate le conoscenze sul simbolismo di occultisti, psicologi, antropologi, orientalisti, storici delle religioni e autori di trattati», scriveva Cirlot ad André Breton nel 1956. In effetti, questo volume rimane tutt’ora una risorsa inestimabile per la decodifica dei simboli.
Nato a Barcellona nel 1916, Cirlot negli anni ’40 si occupò delle traduzioni di scrittori d’avanguardia e aderì al dadaismo e al surrealismo, scrivendo opere in versi quali La morte di Gerione (1943) e Lilith (1949). Fu, inoltre, autore di monografie critiche su Antoni Gaudí e di un’Introduzione al Surrealismo (1953).
Non sorprende che lo studioso abbia riversato questa passione verso il simbolismo in un volume ricco e articolato, che rispecchia tutti i suoi molteplici interessi.
Interesse, quello di Cirlot per l’espressività dei simboli, originato «dall’incontro con l’immagine poetica, l’intuizione che in una metafora vi sia qualcosa di più di una sostituzione ornamentale della realtà», ma anche «dal contatto con l’arte contemporanea, feconda creatrice di immagini visive nelle quali il mistero è una componente quasi costante», come scrive nella prefazione alla prima edizione del 1958.
Forte delle esperienze del musicologo Marius Schneider, del filosofo ed esoterista René Guénon, dello storico delle religioni Mircea Eliade e dello storico dell’arte Ananda Coomaraswamy, Cirlot ci accompagna in quello che per certi versi potrebbe apparire come un viaggio mistico, da occidente a oriente, in un ricco universo che trabocca di analogie e significati nascosti. Tuttavia, la trattazione viene organizzata con il piglio razionale dello studioso, attraverso un solido ordine alfabetico che ci guida in questo vastissimo universo.
Il volume presenta la prefazione all’edizione originale del 1958 e una aggiornata al 1969, in cui il letterato racconta come sia stato necessario rivedere l’opera precedente per ovviare alla sua impostazione eccessivamente «comparativa».
Infatti, come si spiega anche Cirlot, accostando fonti appartenenti a discipline diverse (antropologia, mitologia, storia delle religioni, esoterismo, psicoanalisi), si può incorrere in problemi metodologici. Meglio, forse, prediligere un’unica prospettiva, psicoanalitica o esoterica. Dunque, la seconda edizione, quella oggi pubblicata da Adelphi e leggermente ampliata, presenta un maggior rigore nel citare le fonti dei diversi studi su cui si costruisce.
Così, attraverso un excursus appassionate dallo sviluppo del simbolismo fino al problema dell’interpretazione, passando per il simbolismo onirico, alchemico e per gli archetipi junghiani, Cirlot traccia analogie, connessioni, percorsi di grande fascino.
Dizionario dei simboli
Juan Eduardo Cirlot
ADELPHI EDIZIONI
VAI AL LIBRO- Genere:
- Antropologia
- Listino:
- € 34.00
- Collana:
- Data Uscita:
- 20/05/2021
- Pagine:
- 576
- Lingua:
- Italiano
- EAN:
- 9788845935923