Le prime immagini del film tratto dal romanzo di Edoardo Nesi e pubblicato da La nave di Teseo
Questa è una storia d’amore, iniziata quarant’anni fa e mai finita. Racconta di un viaggio in Italia, intrapreso su una Jeep del 1979 senza né tetto, né sportelli, né parabrezza da Emiliano De Vito, ventiduenne appena laureato in Lettere Antiche, e Vittorio Vezzosi, un burbero scrittore sessantenne che da anni conduce una vita da eremita dopo aver pubblicato un solo grande successo.
Questa è la storia raccontata da La mia ombra è tua, romanzo di Edoardo Nesi pubblicato da La nave di Teseo, che il regista e sceneggiatore Eugenio Cappuccio sta per trasformare in un film.
Le riprese, che dureranno sette settimane e si svolgeranno tra Roma, Bologna, Milano e Cetona in Toscana, sono appena iniziate. Oggi sono state divulgate le prime immagini dal set.
Nel cast troviamo Marco Giallini, vincitore di tre David di Donatello (per ACAB – All Cops Are Bastards, Tutta colpa di Freud e Perfetti sconosciuti) e noto al pubblico per aver interpretato Rocco Schiavone nella serie televisiva di Rai 2 diretta da Michele Soavi. Con lui, ci saranno Giuseppe Maggio, Sidy Diop, Anna Manuelli, Massimo Molea e Isabella Ferrari.
Scritto dallo stesso autore Edoardo Nesi con Eugenio Cappuccio e Laura Paolucci e prodotto da Domenico Procacci e Fandango con Rai Cinema, l’adattamento cinematografico di La mia ombra è tua uscirà nelle sale con 01 Distribution.
Si tratta di un racconto appassionante che vede protagonisti due antieroi in contrasto, troppo distanti per generazione e visione del mondo, troppo diversi per destino. La loro destinazione? Milano e la fiera-mercato degli anni Ottanta e Novanta, dove il Vezzosi ha incomprensibilmente accettato di tenere un discorso, infrangendo un silenzio durato un quarto di secolo.
L’attenzione d’un mondo impazzito si riverserà su di loro e i social convinceranno l’Italia a fermarsi per ascoltare in diretta il Vezzosi fare i conti col suo e col nostro passato, e soprattutto con l’immenso, pericoloso potere della nostalgia che attanaglia e stringe forte il presente e il futuro di questo nostro paese perso nel ricordo di sé.