Cosa rappresenta il linguaggio? In che modo ne siamo condizionati e ne assorbiamo i contenuti? Quanta influenza hanno le parole che ci vengono rivolte nella costruzione del senso di ciò che siamo? E soprattutto che ripercussioni ha su di noi l’utilizzo nei nostri confronti di un linguaggio inappropriato all’interno delle mura entro cui viviamo? Moltissime, è convinta la docente universitaria e linguista Raffaella Scarpa, che in Lo stile dell’abuso. Violenza domestica e linguaggio, da pochissimo in libreria per Treccani Libri, colloca al centro la parola, evidenziandone la potenza tanto pervasiva da riuscire spesso a rivelare aspetti malvagi e brutali.
Qui il linguaggio, molte volte associato a una potenzialità positiva, viene, invece, legato a concetti di abuso e maltrattamento. La parola e la molteplicità delle sue forme sono analizzate non come mezzo per pensare, imparare o stare in relazione, ma come strumento abusante che sottomette senza alcuna pietà, ancor di più se impiegato nella casa in cui viviamo.
Indubbiamente “lo stile del discorso” unisce, ricuce, aggiusta, eppure con la stessa forza può farci sentire sopraffatti, deboli, come accade quando un uomo rivolge all’interno delle mura domestiche a una donna insulti, ingiurie o minacce.
Di donne abusate fisicamente dentro le loro case oggi si parla molto, e ci si indigna, e si fanno le battaglie perché è ovviamente inaccettabile che tutt’ora, nonostante le lotte per la parità e la conquista dei diritti civili, una donna venga considerata così poco e debba quasi giustificarsi per il modo barbaro in cui viene trattata, come se fosse lei la colpevole e non gli altri. Ma quasi mai si pone l’attenzione sul fatto che l’abuso del linguaggio, o meglio il linguaggio dell’abuso, può essere, ancor più della violenza fisica, l’arma principale di soggezione.
Di questo si dovrebbe dibattere di più e meglio.
Dal lato suo, Treccani interviene sempre lì dove c’è una mancanza e la colma. Lo stile dell’abuso. Violenza domestica e linguaggio, infatti, attraverso una trattazione che ridiscute criticamente i concetti di potere e violenza a partire dal loro rapporto con la lingua, porta per la prima volta alla luce meccanismi che già da tempo andavano analizzati e discussi, ridefinendo la violenza domestica ed elaborando nuove categorie interpretative.
Raffaella Scarpa finalmente insegna, con argomentazioni assolutamente convincenti, che il linguaggio va maneggiato nel modo giusto, con cura e attenzione. Esso da una parte incide fortemente a livello individuale sulla psiche dei soggetti, riuscendo in alcuni casi a penetrarla come fosse un veleno, dall’altra ha un grande impatto sulle sfere regolative della società e sul modo che essa ha di intendere le azioni umane.
Insomma, aveva ragione Nanni Moretti, “le parole sono importanti” perché il loro atteggiarsi e il modo di intenderle cambiano le leggi e le leggi cambiano il mondo.
Lo stile dell'abuso. Violenza domestica e linguaggio
Raffaella Scarpa
TRECCANI - IST. ENCICLOP. ITALIANA
VAI AL LIBRO- Genere:
- Linguistica
- Listino:
- € 23.00
- Collana:
- Visioni
- Data Uscita:
- 16/09/2021
- Pagine:
- 352
- Lingua:
- Italiano
- EAN:
- 9788812009084