Arriva nelle sale Il bambino nascosto, film con Silvio Orlando tratto dall’omonimo libro pubblicato da La nave di Teseo
A Napoli, in un appartamento di pochi metri quadrati, un maestro di pianoforte tiene nascosto un bambino che non conosce. In realtà si nascondono entrambi da qualcosa: il piccolo Ciro scappa da una vendetta della camorra, il solitario professore Gabriele Santoro forse dalla vita stessa. Tra giallo e cronaca, Il bambino nascosto di Roberto Andò, romanzo pubblicato da La nave di Teseo, è una storia di formazione e allo stesso tempo di iniziazione, che racconta il toccante rapporto tra due personaggi apparentemente agli antipodi, ma che hanno molto da dirsi e da insegnarsi a vicenda.
Gabriele Santoro è vagamente pirandelliano, silenzioso, colto e nevrotico, nasconde segreti che lui stesso stenta ad accettare; c’è invece una sorta di neorealismo filtrato attraverso il contemporaneo (neo-neorealismo?) nella rappresentazione di Ciro. Sullo sfondo, una Napoli sospesa, in cui mondi lontanissimi convivono uno accanto all’altro, persino nello stesso condominio.
Questa storia, oggi, esce dalle pagine. A Silvio Orlando, la cui esperienza teatrale ben si adatta alla caratterizzazione di Gabriele, e al giovane Giuseppe Pirozzi è affidato il compito di dare un volto a questi personaggi straordinari. Il bambino nascosto diventa, così, un film, diretto dallo stesso autore Roberto Andò. Co-produzione Bibi Film Tv, Rai Cinema e Agat Films, film di chiusura della 78. Mostra del Cinema di Venezia, presentato fuori concorso, arriva finalmente nelle sale distribuito da 01 Distribution.
Dal libro al film
Gabriele Santoro, professore di pianoforte al conservatorio San Pietro a Majella di Napoli, ha l’abitudine di radersi declamando una poesia. Una mattina, il postino suona al citofono per consegnare un pacco, lui apre la porta e, prima di accoglierlo, corre a lavarsi la faccia. In quel breve lasso di tempo, un bambino di dieci anni si intrufola nel suo appartamento. Il maestro – così lo chiamano nel problematico quartiere di Forcella dove abita – se ne accorgerà solo a tarda sera, quando riconosce nell’intruso Ciro, il figlio dei vicini di casa. Interrogato sul perché della sua fuga, Ciro non parla. Il maestro di piano, d’istinto, accetta comunque di nasconderlo.
Inizia così Il bambino nascosto, sia il romanzo che il film. Ma la verità è che le due opere non sono perfettamente sovrapponibili. Andò nella vita non è solo scrittore ma anche regista e sceneggiatore teatrale e cinematografico di grande talento e esperienza. E come tale, sa muoversi tra i mezzi espressivi. È consapevole, dunque, che per raccontare questa storia al cinema, si debba innanzitutto trasformare la materia narrativa. Insieme allo scrittore Franco Marcoaldi, ha quindi adattato il suo stesso romanzo per il grande schermo, cambiando alcuni dettagli di trama e ampliando il punto di vista, che nel romanzo era affidato solo al racconto di Gabriele.
Il risultato è un’opera unica ma complementare al libro, capace di arricchire l’esperienza di chi ha già letto la storia e di stimolare la curiosità di chi la sta guardando per la prima volta e desidera immergersi nella prosa densa ed elegante delle pagine di Andò. E a quest’ultimi, non possiamo che consigliare di correre in libreria.