Cherosene

L’autrice belga Adeline Dieudonné, dopo il pluripremiato romanzo d’esordio La vita reale, torna a stupirci con Cherosene, edito da Solferino, in libreria dal 4 novembre.

Ancora una volta occhi acuti e scrittura fragorosa a contraddistinguerla nella realizzazione di un’opera corale in cui mette in scena spaccati di vita che s’incrociano a partire da una notte d’estate e da un distributore di benzina, come ce ne sono tanti.

Ardenne, notte, un’area di servizio autostradale. Così, appunto, si apre e si chiude il romanzo. Sotto la luce cruda del neon, un gruppo di personaggi, un’inquietante e varia umanità riunita solo dal caso, ma protagonista di una storia che si rivelerà a un certo punto parte di un inesorabile destino. C’è Chelly, insegnante di pole dance impulsiva, Victoire, modella fobica, Alika, tata filippina, coscienziosa e amorevole contro ogni previsione, Monika, una vecchia signora solitaria, Julianne, sopravvissuta a una strage terroristica e Joseph, timido rappresentante di acari. Poche cose legano insieme questi individui se non il luogo in cui si trovano e un irrefrenabile impulso vitale che a volte li innalza altre li sovrasta.

I capitoli sono brevi, uno per personaggio, e tutto si concentra in quell’area di servizio e nelle poche ore di una notte.

L’autrice con una scrittura cruda e senza scrupoli regala un’esperienza immersiva nel prima e nel dopo della vita dei protagonisti, nell’infanzia di alcuni, nella vita matrimoniale di altri e nelle loro ossessioni, ansie, manie, nei loro desideri, nel loro piacere e nelle loro avversioni e antipatie. E con umorismo e ferocia ritrae destini deliranti senza risparmiarci nulla: omicidi, risate e lacrime, intense scene di sesso. Tuttavia, dietro il riso e l’inventiva traboccante, Cherosene mette in discussione il significato dell’esistenza e castiga l’assurdo del nostro  tempo.

Un libro composito per ridere o piangere dal ridere sulla nostra vita contemporanea.