di Claudia Castoldi
È grazie alla proficua collaborazione del Progetto MUR – Storia, lingue e culture dei paesi asiatici e africani: ricerca scientifica e divulgazione e Salerno Editrice se questa settimana viene pubblicato Tamerlano, Il conquistatore delle steppe che assoggettò l’Asia dando vita a una nuova civiltà. Il volume di Michele Bernardini è un’accurata biografia, di più di 500 pagine, che si prefigge il compito di trattare una figura celeberrima, senza farsi condizionare dal suo mito, come dichiarato dall’autore stesso nelle pagine introduttive: «Ho deciso di esprimere concettualizzazioni solo dopo attente riflessioni e dove esse mi sembravano inderogabili per la comprensione di ciò che dicevo. Non l’inverso». La rivendicazione di Bernardini è di aver trascurato qualsiasi ideologia o preconcetto gravitante attorno al personaggio, per dedicarsi alla persona, con una mente libera da condizionamenti. Cosa non semplice dal momento che gran parte delle cronache contemporanee a questo personaggio non sono tradotte integralmente, e quando anche lo siano, descrivono Tamerlano con tratti assolutamente distanti dalla realtà, allo scopo di farne una figura eroica al pari di Alessandro Magno.
La mistificazione, d’altra parte, non appartiene solo all’età coeva al personaggio, ma permea addirittura il nome con cui oggi lo conosciamo: Tamerlano, che risulta un adattamento successivo e scorretto. Ad esso Michele Bernardini preferisce Timur. Questo è solo un banale esempio per far capire come lo studioso si prefigga un obiettivo non facile da raggiungere: ripristinare ̶ per quanto possibile ̶ la verità attorno a qualcuno che ormai è diventato una leggenda, e per questo è tanto più difficile sia da indagare che da divulgare, perché ricoperto da tante e tali testimonianze sovrapposte che lo presentano, talvolta, come «una creatura titanica, proveniente da un oltremondo, dotato di sovrannaturale potenza», talaltra come un essere demoniaco e mediocre.
A fronte di questi eccessi manichei, Michele Bernardini, docente dell’Università Orientale di Napoli, risponde con un’accurata ricerca che, passando in rassegna le fonti e i testimoni, ricostruisce la vita di un grande, certo, ma soprattutto di un uomo.
Non è un caso che Bernardini avvii i suoi studi, che per scorrevolezza paiono quasi una narrazione, mettendoci faccia a faccia con Timur, attraverso il racconto di quanto emerse dalla ricostruzione fatta da un antropologo forense che venne incaricato di aprire la sua tomba oppure ricostruendo la sua ascendenza, mamma e papà insomma. In questo modo, Bernardini riesce ad avvicinare al lettore una figura lontanissima, riportandola a ciò che accomuna tutti gli esseri umani: un volto, una generazione, dei limiti.
Nei capitoli seguenti, vittorie, disfatte, rapporti coi nemici e uno spaccato sulla sua fortuna. Ma è bello notare come, per una volta, non si parta dall’eroe, ma dall’uomo e dalle tante vite che ha vissuto oltre a quelle che sono state tramandate dalla sua celebrazione. Per decostruire il mito fissato dal tempo e conoscere l’uomo, però, bisogna leggere le parole di chi, con competenza, ha approfondito per noi.
Tamerlano. Il conquistatore delle steppe che assoggettò l'Asia dando vita a una nuova civiltà
Michele Bernardini
SALERNO EDITRICE
VAI AL LIBRO- Genere:
- Listino:
- € 32.00
- Collana:
- Data Uscita:
- 23/09/2022
- Pagine:
- 0
- Lingua:
- EAN:
- 9788869737039