di Luca Bonifacio
Sperimentare nell’arte del romanzo è sempre cosa ardua. Ma se a metterci penna è Paolo Scardanelli possiamo star certi che qualcosa di alternativo, anche dalle logiche e dalle proposte di mercato, può succedere. Abbiamo imparato a capirlo grazie a Carbonio Editore, che oltre ad averlo scoperto ne ha fatto uno dei tratti distintivi del proprio catalogo e della collana “Cielo Stellato”. Dopo Era l’estate del 1979 e I vivi e i morti, Paolo Scardanelli, scrittore e geologo, ha proseguito infatti il tortuoso viaggio fra saggio filosofico e forma romanzesca nel terzo capitolo de L’accordo, e che porta questa volta l’ancor più emblematico titolo L’ombra.
L’unica pausa dal suo romanzo filosofico era consistita nel volume In principio era il dolore. Un faust di meno, un crime ambientato nella Milano contemporanea, abitata da un ultramoderno Faust e dalle voci sussurranti di un diabolico compagno che si aggirava per la Statale.
Il viaggio de L’accordo continua nel terzo capitolo proprio in quelle ombre milanesi, passa per Riga e arriva fino alle pendici dell’Etna, dove il destino di Paolo si intreccerà con l’esistenza di Bruno, figlio ribelle e scapestrato dell’amico scomparso, nonché alter ego del nostro protagonista. La vita di Paolo, imbevuta di letteratura e messa a confronto con la crepa provocata dal confronto con la realtà, raggiungerà il suo apice dialogando proprio con ciò che la vita gli aveva posto davanti tanto tempo prima.
L’ombra che accompagna il suo viaggio permette così di dare un quadro d’insieme a questo accordo fra vita e letteratura, vivi e morti, passato e futuro: perché in questo spazio, in cui si fondono saga familiare, romanzo filosofico, thriller, lotta fra il bene e il male, c’è la voglia di sperimentare forme narrative diverse, di scommettere sulla forma mentis del romanzo, e di proseguirne la storia fatta di possibilità, probabilità, casualità, pluralità.
Sono pagine intense, che con sguardo cinico e aforistico rimandano volutamente a Emil Cioran, dove concetti estetici e pensieri ribelli si insinuano attraverso la voce del brillante, rivoluzionario, enigmatico professore di Estetica Ettore Robecchi, che molto ricorda figure come Lodovico Settembrini. “Ogni vivente non è un singolo, ma una pluralità” ci dice il professore in queste pagine, mentre le vite di Paolo e di Bruno si alternano fra gli echi della memoria, delle relazioni, del dubbio e del pensiero nella sua intimità.
In un mondo tutto scardanelliano, dove “il paradiso confina con l’inferno”, dove le metafore cercano di dare forma a concetti astratti, quelle dell’autore diventano figure cupe, losche, adombrate dalla loro insondabilità: volti dell’ombra e di loro stesse che proseguono per quel percorso buio in cui trovavamo, solitario, Ferdinand Bardamu davanti ai lampioni del lungosenna.
Quello de L’ombra è infatti un vorticoso mondo di lettere che cerca, oltre a un contatto con la realtà, di viverci a fianco, e che ha figure quali Céline, Achmatova, Shakespeare, Goethe e Mann come cardini, profeti e mentori dei personaggi che lo abitano.
Cercando un senso e un “accordo” anche davanti a ciò che può sembrar strano, assurdo e a volta banale, il flusso narrativo de L’ombra di Scardanelli ce lo presenta forse come uno scrittore un po’ in disparte nel parterre editoriale, ma oramai come un autore che risale la marea per stile eccentrico e tratti raffinati, per una narrazione e scrittura tutta sua: metafisica, trasgressiva, inconsolabile quanto insondabile, spesso indefinibile.
L'accordo. L'ombra
Paolo Scardanelli
CARBONIO
VAI AL LIBRO- Genere:
- Romanzo
- Listino:
- € 15.00
- Collana:
- Il cielo stellato
- Data Uscita:
- 05/05/2023
- Pagine:
- 240
- Lingua:
- EAN:
- 9791280794086