I fantasmi dell’inverno

Manca sempre meno al Natale: i canti gioiosi di bambini riccioluti, le lucine appese su ogni balcone, gli alberi sfarzosamente addobbati, i regali pomposamente decorati, la soffice neve che riveste tutto e uomini con la barba bianca, vestiti di rosso, che a ogni angolo salutano con un “oh-oh-oh” grandi e piccini.
Ma non per tutti questo è il tipo di festa magica tanto aspettata. C’è chi preferisce un Natale un po’ più, diciamo, dickensiano: il fuoco che scoppietta in un camino acceso, una coperta pesante sulle gambe, una tazza calda di tè nero e un racconto di fantasmi da leggere alla luce soffusa di una candela profumata; alla fin fine, l’inverno è la stagione perfetta per gli spettri.
I fantasmi dell’inverno, edito da Neri Pozza, è una raccolta di 12 racconti brevi il cui trait d’union sono proprio gli spiriti. Tutte le storie, ambientate sempre tra la notte di Natale e quella di Capodanno, sono magistralmente narrate dai maestri del gotico – tra cui Stuart Turton con il racconto Il signore della casa, Kiran Millwood Hargrave autrice di Ospite, Laura Shepherd Robinson con Inferno e Susan Stokes Chapman con Widow’s Walk.
Dal fango della Londra vittoriana all’estremo limite delle scogliere della Cornovaglia, dalla Edimburgo del Settecento a un’enorme villa situata su un isolotto in mezzo a un lago italiano, le creature soprannaturali di questi racconti ci terranno compagnia in un viaggio tra epoche e Paesi, traendo ispirazione dalle tradizioni natalizie di tutto il mondo.
Con la magistrale eleganza degna dei maestri del gotico, questi racconti ci ricordano che il posto più buio di tutti non è il vecchio scantinato scricchiolante o la soffitta piena di polvere, bensì il cuore di noi esseri umani.