Il quadrato dei sette

Il destino di tutti noi è segnato: c’è chi crede in una divinità superiore che manovra i fili delle nostre esistenze, chi è sicuro che sia scritto tra le linee della mano e chi è devoto sostenitore del potere divinatorio delle carte.
Proprio in questo crede la bambina Red, protagonista de Il quadrato dei sette (edito da Neri Pozza), romanzo di Laura Shepherd-Robinson. Red, figlia di George Decimo di Kernow, passa la sua vita tra le strade della Cornovaglia, accompagnando suo padre di villaggio in villaggio per praticare l’antica e nobile arte della cartomanzia: lui è un pellar, un divinatore della Cornovaglia, colui che è in grado di predire il futuro attraverso una tecnica passata di generazione in generazione nella sua famiglia: il quadrato dei sette, un antico metodo per presagire l’andamento dei destini umani. Red, di appena sette anni, pratica già questa complicata arte.
Il romanzo si sviluppa in quattro libri, uno per ogni personaggio con cui Red entra in contatto e per i quali legge le carte: si compone così una sorta di memoir che inizia nel 1730 e accompagna la piccola lungo tutta la sua vita snodandosi in una vertiginosa storia di eredità contese, morti sospette e misteri familiari: una sorta di scatola cinese tra rompicapi ed enigmi da risolvere sullo sfondo della Londra georgiana.

Laura Shepherd-Robinson è nata a Bristol nel 1976. Ha una laurea in scienze politiche all’Università di Bristol e un master in teoria politica alla London School of Economics. Ha lavorato in politica per quasi vent’anni prima di dedicarsi alla scrittura. Con il suo esordio (Mercanti di sangue, edito da Neri Pozza), ha vinto lo Historical Writers’ Association Debut Crown Award. Altri suoi romanzi hanno ricevuto grandi apprezzamenti, tra cui Figlie della notte e il racconto Inferno presente nella raccolta di racconti I fantasmi dell’inverno, entrambi editi da Neri Pozza.