Silvia Merialdo ed Elena Ioli ci raccontano ScienzaInViaggio, la nuova collana di Edizioni Dedalo per andare alla scoperta della scienza e delle città in cui hanno vissuto le grandi menti.
di Luca Bonifacio
Qualche mese fa ai microfoni di INDIE si parlava di algoritmi, di criptovalute e di transizioni ecologiche con Riccardo Iacona e Claudia Coga. L’occasione era ovviamente l’uscita dei primi titoli della collana SottoInchiesta per la casa editrice Edizioni Dedalo, un progetto pensato per raccontare le sfide della contemporaneità con tono giornalistico e libri agili. Ma neanche il tempo di leggere il nuovo volume Ritorno al nucleare, che in casa editrice ha già preso piede una nuova avventura editoriale all’insegna della scienza e della divulgazione. Stiamo parlando di ScienzaInViaggio, una collana dedicata questa volta ai lettori più piccoli e che racconta le intuizioni, le invenzioni e le scoperte dei più grandi scienziati attraverso un viaggio nei luoghi in cui hanno vissuto e lasciato le loro impronte: un viaggio che continua fino ai giorni nostri e che non smette di affascinare il pubblico più diversificato.
Ne abbiamo parlato con Silvia Merialdo, ricercatrice scientifica, redattrice di testi di fisica per la scuola, nonché autrice di ScienzaInViaggio, e con la direttrice della collana Elena Ioli.
Silvia, come nasce questa idea?
Questa idea è nata durante il lockdown del 2020, quando mi trovavo in casa con mio figlio di prima elementare alle prese con la didattica a distanza. È proprio in quel momento che mi è venuta voglia di capire come comunicare la scienza anche ai bambini più piccoli, dato che nella vita sono redattrice di testi scolastici di fisica, ma indirizzati ai ragazzi delle scuole superiori. Non potendo peraltro viaggiare durante la pandemia, ho trovato una soluzione alternativa, ovvero intraprendendo un viaggio immaginario nei luoghi in cui hanno vissuto i più grandi scienziati. Da qui è nata la storia di questa bambina, Andrea, che assieme alla zia si reca nei posti in cui hanno operato Galileo Galilei e Isaac Newton, in un caso a Pisa e nell’altro a Cambridge. In queste città Andrea incontra gli scienziati in una modalità un po’ magica – anche un po’ segreta – facendosi raccontare le loro vite, le loro intuizioni, la città stessa in cui sono nate le loro idee geniali. Questa avventura è nata quindi dalla voglia di avvicinare i bambini un po’ più piccoli alla scienza, di avviarli a concetti che sono anche le basi della fisica.
Elena, come si inserisce questa collana per lettori più piccoli nel catalogo di una casa editrice che si impegna a diffondere la cultura scientifica anche nella sua stretta attualità?
Nelle collane di scienza di Edizioni Dedalo questo segmento editoriale mancava. Nel nostro catalogo abbiamo collane dedicate alla scienza per il pubblico più diversificato, una ad esempio per ragazzi compresi tra gli 11 e i 13 anni circa, una con un taglio più pop, un’altra invece di stampo più accademico. Fra i nostri lettori mancavano però i bambini e pensando a una collana per questo tipo di pubblico eravamo sicuri di due cose: da un lato volevamo che la scienza le facesse da protagonista – la scienza per come le Edizioni Dedalo si sono da sempre caratterizzate nel panorama italiano, cioè nel segno della garanzia scientifica dei contenuti –; dall’altro lato volevamo però mettere in risalto anche l’aspetto avventuroso della scienza, ovvero che fossero proprio gli scienziati, con il loro temperamento, la loro umanità, il loro carattere, a parlare ai bambini in prima persona. Grazie a Silvia, questa combinazione di intenti ha dato per risultato un Newton burbero e introverso, piuttosto che un Galilei appassionato e amante della vita sociale.
Aggiungo inoltre che tutte noi della casa editrice, così come Silvia, siamo amanti del viaggio. Quindi ho pensato che il titolo migliore per questa collana fosse proprio ScienziaInViaggio. In fondo possiamo dire che la scienza è da un certo punto di vista una specie di lungo e meraviglioso viaggio che noi umani abbiamo intrapreso e che non è ancora finito. Per questo spero che in futuro Silvia ci accompagni in qualche altra avventura per scoprire le sue tappe.
Nei primi titoli andiamo infatti A Pisa con Galileo alla scoperta dell’universo e A Cambridge con Newton alla scoperta della gravità. Silvia, quali saranno i prossimi protagonisti di questo viaggio nella scienza e quali le città toccate?
Ho scelto queste due figure proprio perché sono la base della scienza moderna, ovvero la base del metodo scientifico sperimentale, inventato da Galileo prima e continuato da Newton poi. Sperando di proseguire su questo filone mi piacerebbe molto andare a Parigi, non solo per il fascino e l’importanza che questa città ricopre per la storia culturale e scientifica, ma anche e soprattutto per ripercorrere le orme di Marie Curie. Vorrei raccontare l’importanza che lei ha avuto nella comprensione dell’atomo, del suo nucleo e del suo movimento interno, oltre che, ovviamente, nella creazione di nuovi modelli da seguire in quanto scienziata.
Non nascondo però che mi piacerebbe anche varcare i confini dell’Europa, della fisica e del mio ambito di formazione. Penso che il viaggio scientifico più interessante sia stato infatti quello di Charles Darwin, che viaggiando per il mondo ha cambiato il paradigma di quello che si riteneva valido e inscalfibile fino a quel momento. Quindi il luogo che mi piacerebbe far visitare alla mia protagonista Andrea sono proprio le Galapagos, le splendide isole dove possiamo incontrare Darwin e ascoltare il meraviglioso racconto dell’evoluzione delle specie.
E allora, buon viaggio con la scienza e appuntamento in libreria con la nuova collana di Edizioni Dedalo: ScienzaInViaggio.