Arriva su Rai 1 la serie TV “Kostas”, ispirata ai primi tre romanzi che raccontano le indagini di Kostas Charitos, il commissario greco nato dalla mente di Petros Markaris (La nave di Teseo).
di Luca Bonifacio
Jules Maigret, Salvo Montalbano, Rocco Schiavone. Ne citiamo tre, ma sono tanti i personaggi di finzione – commissari o vicequestori del caso – che attraverso le loro indagini ci hanno allietato giornate, serate e stagioni addentrandosi nelle ombre del genere umano. Sono infatti personaggi che hanno dato corpo, sapore e colore a un genere che si è imposto nella letteratura a partire dall’Ottocento – prima con Edgar Allan Poe e poi con Arthur Conan Doyle – e che da quel momento non ha mai smesso di dominare le classifiche delle librerie: il giallo.
Fra questi illustri personaggi, divenuti poi protagonisti di fortunate serie TV, non possiamo non annoverare uno dei più rilevanti della storia recente del genere (nelle librerie grazie a La nave di Teseo), anche in ragione di una non trascurabile simpatia: Kostas Charitos. Parliamo di un commissario operante ad Atene, che legge solo dizionari, un po’ scorbutico e dai metodi assai poco convenzionali. Un personaggio nato dalla mente di Petros Markaris, sceneggiatore, drammaturgo e scrittore armeno naturalizzato greco, che ha disegnato il suo commissario dipingendo allo stesso tempo una metropoli senza tempo sospesa tra Oriente e Occidente, ancorata tra un passato titanico e un presente difficile. A partire dal 1995, Petros Markaris ha infatti fatto perdere e inerpicare il suo commissario nei labirinti ateniesi, brulicanti di truffe aggravate, omicidi, vil denaro, congiure, manipolazioni, delitti passionali, femminicidi, giochi di potere, marciume governativo, business impudente. Un lato che ovviamente non consideriamo quando pensiamo a una piacevole tappa crocieristica sul Mar Egeo, diventata nei romanzi di Markaris teatro di orribili delitti, in cui si incrociano immigrazione clandestina, traffici illeciti di ogni tipo, sciacallaggio di media capaci di tutto pur di ottenere uno scoop.
Una capitale antica, quella di Atene, che grazie alle indagini di Kostas Charitos ha mostrato insomma un volto presente, ricordandoci peraltro come il giallo sia spesso capace di mettere in dialogo la forma romanzo con la stretta attualità. Ne sono un esempio libri come ll prezzo dei soldi, in cui il riciclaggio di denaro dialoga amabilmente con la claudicante ripresa economica del Paese, L’università del crimine che racconta intrighi tra politica, cultura e università, ma anche l’ultimo uscito in libreria, La violenza dei vinti, che mette in pericolosa relazione una società ultracompetitiva con il futuro dei giovani.
Ma come spesso accade nei gialli di tutto rispetto, non ci sono solo ombre, crimini e delitti nella quotidianità di un commissario. Perché in parallelo alle indagini animate dal suo carisma e dalla sua amara ironia, Kostas Charitos è stato anche capace di farci ridere di gusto, fra problemi coniugali con la moglie Anna, rapporto con la figlia, ambizioni carrieristiche di subordinati in commissariato, pressione dei superiori, noncuranza dei modi e di una dieta sana, repellenza verso l’ordine dei giornalisti, implacabilità nei confronti dei colpevoli.
E allora, a far compagnia in televisione agli illustri commissari e vicequestori nati dai romanzi, prodotta da Palomar, in collaborazione con Rai Fiction e con la regia di Milena Cocozza, arriva finalmente nelle nostre case la prima stagione di Kostas, la serie TV tratta proprio dai primi tre romanzi di Petros Markaris, che raccontano le prime indagini del commissario Kostas Charitos: Ultime della notte, Difesa a zona e Si è suicidato il Che. La prima stagione di Kostas andrà in onda a partire dal 12 settembre, per quattro giovedì alle 21.25 su Rai 1 e in streaming su Rai Play, e vedrà l’illustre partecipazione di Stefano Fresi nei passi del commissario, accompagnato da attori come Francesca Inaudi, Blu Yoshimi, Marco Palvetti, Massimo Mesciulam, Maria Chiara Centorami, Giulio Tropea, Michele Rosiello e Luigi Di Fiore.
Quattro puntate in cui il nostro commissario dovrà fronteggiare beghe quotidiane, ma anche misteriosi suicidi in diretta tv, cadaveri riemersi dalle macerie, apparenti delitti passionali, per non parlare dell’oscura realtà, nonché della triste verità, che ci celano dietro la cronaca nera di un Paese.
Una serie TV, insomma, in cui poter apprezzare, gustare e vedere tutti i colori di un genere che, anche grazie ai romanzi di Petros Markaris, sembra non sbiadirsi mai.
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In copertina, Stefano Fresi nei panni di Kostas Charitos, © Rai Com 2024