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Moebius: dalla mostra al libro, e oltre

19 dicembre 2024 | cristina
Moebius: dalla mostra al libro, e oltre

Intervista all’editore Alessandro Degnoni.

di Paolo Soraci

Quello del libro d’arte è un mondo a sé, appartato, rispondente a logiche spesso diverse e lontane da quelle del libro “di varia”, da romanzi e saggi. Un mondo poco popolato, sempre meno popolato, verrebbe da dire, fatto di sigle di lunga tradizione e negli ultimi anni sempre più legato all’organizzazione di mostre, in una relazione spesso ancillare al momento espositivo. Eppure, proprio nell’ultimo anno qualcosa ha iniziato a muoversi, con le case storiche impegnate nella ricerca di nuove vie e la nascita di sigle, molto combattive e ben decise a trovare il proprio posto nell’agone, non rinunciando ai vantaggi offerti dall’affiancamento a mostre importanti, ma investendo tempo, attenzione e risorse anche in linee di produzione nuove, in cui il testo, il “nero” riguadagni centralità rispetto all’immagine, permettendo formati e prezzi più accostabili a un pubblico variegato e curioso.
L’ultima nata di queste sigle di chiama Moebius, con ovvio riferimento al mondo insieme razionale e fantastico di Maurits Cornelis Escher. L’ha fondata a metà 2024 Alessandro Degnoni, giovane di anagrafe ma con una lunghissima esperienza nell’editoria d’arte.

Idee chiare, diversificazione e velocità sembrano le tre parole d’ordine alla base del progetto, ma chiediamo direttamente ad Alessandro Degnoni, cosa è Moebius.

Moebius è editoria, evidentemente. Moebius è gestione dei bookshop ed è consulenza culturale. Sono i tre silos, chiamiamoli così, che costituiscono l’oggetto dell’impresa. Editoria, dunque, intendendo con questo una produzione molto orientata ai cataloghi di mostre, ma non solo, attenta anche alla saggistica e a volumi monografici.

Poi i bookshop, e stiamo chiaramente parlando dell’adeguato accompagnamento a un momento espositivo, dove la nostra intenzione è quella di affiancare e assecondare il produttore della mostra o il museo stesso, non imponendo un nostro format, ma cercando di adattarci di volta in volta a quanto richiesto dalla determinata situazione in cui ci troviamo a operare.

Infine, la consulenza culturale, che significa mettere a servizio delle istituzioni e dei musei pubblici o privati con cui collaboriamo le conoscenze sviluppate in vent’anni di esperienza in questo settore, coinvolgendo anche i nostri partner. Parlo di Mondomostre, Arthemisia, Vertigo, CMS.Cultura, tutti professionisti straordinari che hanno deciso di seguirci in questo nuovo progetto e che cerchiamo di ripagare per la fiducia facendo da ponte rispetto a eventuali problematicità delle istituzioni culturali.

 
Resta il fatto che siete stati dei fulmini. Dalla decisione di avviare una nuova sigla alle prime pubblicazioni sono passate una manciata di settimane, estate compresa.

Effettivamente l’accelerazione ha stupito anche me: avevo calcolato i prammatici sei mesi di preparazione prima dell’esordio al pubblico e invece, il tempo di costituire la società è già, in davvero pochissimi giorni partivano l’attività di mostre e la conseguente pubblicazione dei primi cataloghi. Davvero tempi brucianti!

Dove possiamo aspettarci di trovare il logo di Moebius?

In questo momento, le grandi mostre, le mostre dei grandi produttori italiani, hanno come partner Moebius, questa è una cosa che ci inorgoglisce moltissimo, ma oltre ai musei, il logo di Moebius contiamo di vederlo ben installato nelle librerie, perché ci sono i cataloghi delle mostre, che concepiamo in modo che durino oltre l’occasione espositiva, ma al loro fianco ci sono già volumi pienamente monografici e presto arriveranno i primi titoli di saggistica.
Moebius, in questo momento è possibile trovarlo sulle affissioni che pubblicizzano la grande mostra di Botero a Roma, nel Munch milanese di Palazzo Reale, che poi si trasferirà a Palazzo Bonaparte a Roma, nella importante monografica di Ligabue a Bologna, a Pisa con Hokusai, una mostra di straordinario livello sul grande maestro giapponese, di nuovo a Milano con Carlo Orsi, fotografo che ha rappresentato in particolare la città di Milano con uno sguardo davvero inconfondibile. Aggiungiamo Escher ad Asti e queste sono le mostre che vedono il men che neonato marchio Moebius editore coinvolto a diverso titolo, ma sempre protagonista dal punto di vista editoriale.

E per il 2025, un’anticipazione?

L’anno prossimo sarà sotto il segno di una grande mostra dedicata a Leonor Fini a Palazzo Reale, che ci farà scoprire un’artista straordinaria ancora poco nota al grande pubblico, ma tra le competenze di Mondomostre e la nostra pubblicazione contribuiremo sicuramente ad allargare il suo pubblico.