In mostra alla Fabbrica del Vapore di Milano, Revolution. Musica e ribelli 1966-1970, dai Beatles a Woodstock, storia di un’epoca che ha cambiato per sempre la società in cui viviamo
Alla Fabbrica del Vapore di Milano è in mostra una vera e propria rivoluzione – politica, sociale, artistica – ricostruita mediante una ricca selezione di memorabilia, dischi, strumenti musicali, oggetti di design, vestiti, illustrazioni, film, libri e lettere che testimoniano l’incredibile fermento culturale della fine degli anni ’60, con la musica a fare da filo conduttore.
Proprio per questo motivo, all’ingresso dell’esposizione viene fornita una speciale audioguida, che contiene esclusivamente brani musicali dell’epoca, rendendo la visita un’esperienza sensoriale a tutto tondo.
Revolution, curata da Victoria Broackes e Geoffrey Marsh del Victoria and Albert Museum, mostra subito le proprie carte: ad accoglierci c’è Grain of Sand, il celebre mandala di “Abdul” Mati Klarwein, realizzato tramite l’intreccio dei corpi e dei volti delle grandi icone della cultura pop.
Il percorso si articola in sette sezioni tematiche, aprendosi con un allestimento sulla Swinging London. Possiamo, così, ammirare i mini-abiti indossati da Twiggy e Jean Shrimpton e i costumi eccentrici realizzati per Mick Jagger e Sandie Shaw, seguire lo sviluppo di alcune importanti gallerie artistiche come Indica Gallery e guardare il mondo attraverso la macchina fotografica di Terry O’Neill.
Si passa poi alla sezione di Revolution dedicata alla controcultura. Un viaggio non solo nel mondo dei Beatles di Sgt Pepper’s, fatto di poster di concerti, costumi storici e illustrazioni originali di Alan Aldridge, ma anche in quello di artisti come Frank Zappa e Jimi Hendrix.
La sezione dedicata alla contestazione politica e sociale del 1968 rappresenta, in un certo senso, il cuore dell’intero allestimento. Possiamo osservare da vicino poster, lettere, illustrazioni, documenti e tutti gli oggetti che furono, di fatto, alcuni degli strumenti con i quali gli attivisti portarono avanti questa lotta contro l’oppressione, la guerra e le discriminazioni sessuali.
Troviamo qui esposti i poster del movimento Black Panther, l’illustrazione di Felix Beltran a sostegno di Angela Davis (Libertà Para Angela Davis), lettere sulla questione del Vietnam e manifesti a favore della sessualità libera di gay e lesbiche.
Tuttavia, i ’60s sono stati anche gli anni del consumismo, delle Esposizioni Universali, delle missioni spaziali, argomenti affrontati da Revolution nella sua quarta sezione, tramite le pubblicità di prodotti di design, i vestiti illustrati con la grafica delle celebri zuppe Campbell, gli occhiali da sole avveniristici di Oliver Goldsmith ispirati a 2001 Odissea nello spazio.
Il rovescio della medaglia di questa società dei consumi, affrontato nella quinta parte di Revolution, è forse rappresentato dallo sviluppo di un particolare tipo di ecologismo promosso dalla cultura hippie, che ispirò l’ideologia alla base di Greenpeace e dell’International Earth Day.
Revolution si chiude, infine, con due sezioni dedicate interamente a Woodstock, leggendario festival musicale svoltosi nell’agosto1969. Probabilmente, la più grande manifestazione degli ideali della controcultura.
E dopo aver guardato i volti dei partecipanti nelle fotografie d’epoca, osservato vestiti e oggetti da loro indossati in questa celebrazione della vita libera da condizionamenti sociali e ammirato la batteria originale di Keith Moon degli Who, vi troverete all’improvviso nel caldo agosto del 1969, in una sala dotata di enormi schermi e cuscini, per rivivere l’esperienza di Woodstock prima di tornare di nuovo nel 2018.
Il catalogo di Revolution, curato da Skira e arricchito con moltissime immagini di materiali aggiuntivi, è corredato da saggi di Geoffrey Marsh, Sean Wilentz, Barry Miles, Jon Savage, Howard Kramer, Victoria Broackes, Jenny Lister, Alison J. Clarke e Fred Turner. Il ricco volume completa così l’accurata ricostruzione storica di una mostra che parla dell’oggi molto più di quanto si possa pensare.
Info Fabbrica del Vapore, via Procaccini 4, Milano Dal 2 dicembre al 4 aprile www.mostrarevolution.it