Il nuovo libro di Laini Taylor, Il Sognatore (Fazi – LainYA), ci porta in un inedito mondo fantastico, alla ricerca di una mitica Città Invisibile
«Tu sei un narratore. Sogna qualcosa di selvaggio e improbabile […] Qualcosa di bello e pieno di mostri». «Bello e pieno di mostri?». «Tutte le storie migliori li hanno» (Il Sognatore, p.120).
Con questa manciata di parole Laini Taylor, autrice della trilogia di romanzi fantasy young adult Daughter of Smoke and Bone (La chimera di Praga, La città di sabbia e Sogni di mostri e divinità), riassume perfettamente quale sia il suo approccio nel creare storie. E come darle torto!
Alla fine, è così dalla notte dei tempi. Antichi miti e fiabe tradizionali pullulano di creature fantastiche, ibride e mostruose – monstra in latino, “prodigi”, con caratteristiche estranee all’ordine stabilito – che non si limitano certo a rappresentare le paure umane, ma che simboleggiano aspetti fondanti per le culture che le hanno create e tramandate. Queste storie, che guardavano il mondo reale attraverso la lente del fantastico, ci hanno seguito fino ai giorni nostri, attraverso i millenni e ogni tipo di narrazione.
Ma qual è il ruolo del narratore in tutto questo? È il sogno a scegliere il sognatore o viceversa? È proprio intorno alla figura del giovane sognatore Lazlo Strange, che sa «raccontare storie», che Laini Taylor inizia a costruire questo nuovo mondo, arricchendolo con una mitologia straordinariamente sfaccettata.
Lazlo è orfano e cresciuto in un monastero di Zosma. Sempre con la testa tra le nuvole, il bambino crede a demoni, spiriti, fantasmi, mostri e serafini. Soprattutto, crede alla magia e all’esistenza della mitica Pianto, la Città Invisibile dal tragico destino, di cui, tuttavia, si è perso ogni ricordo. Diventato apprendista nella Grande Biblioteca, Lazlo, ormai ventenne, passa il tempo chino sui libri, a leggere fiabe e raccogliere testimonianze dell’esistenza della città perduta. E, naturalmente, a sognarla.
Ma Pianto e tutto il mondo magico fino a quel momento solo immaginato esistono davvero e, un giorno, Lazlo riceve la visita dei leggendari Tizerkane, guerrieri provenienti dalla città perduta. A guidarli, un eroe chiamato Massacratore degli Déi. Sembra che, per ritornare agli antichi splendori, Pianto abbia bisogno del sapere del ragazzo. Ma cosa è successo alla città? E chi è la dea dalla pelle blu che appare nei sogni di Lazlo?
Non ci sono eroi, antieroi o spietati villain ne Il sognatore, appena uscito in libreria nella collana LainYA di Fazi Editore e primo romanzo di una serie che continuerà con l’inedito Muse of Nightmares. Il protagonista è semplicemente un giovane bibliotecario, gentile e leale, che crede nel potere della conoscenza e della narrazione. Oltre a questo, in questa appassionante allegoria fantasy, i confini tra buoni e cattivi non potrebbero essere più sfumati. Taylor porta i conflitti umani attuali – la guerra, l’odio, la paura – nella storia leggendaria di uno scontro secolare tra uomini e déi, attraverso gli occhi di personaggi adolescenti che hanno avuto esperienze diverse, ma che stanno cercando di trovare la loro strada. Soprattutto, che avranno la possibilità, tramite il confronto e i reciproci legami affettivi, di cambiare loro stessi e il mondo in cui vivono.
In fondo, cosa fa di qualcuno un eroe? E che cos’è un mostro, se non qualcosa di incredibile, fuori dal comune, strano, in grado di sovvertire l’ordine della cose? Dopotutto, il nome del giovane protagonista di questa avventura dalle premesse straordinarie, il sognatore, è proprio Strange.