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L’infinito tra le note. Il viaggio di Riccardo Muti nella musica

Riccardo Muti

Riccardo Muti, lo sappiamo tutti, lo sanno tutti dalla Baia di Baffin alla punta della Tasmania, è uno dei più grandi direttori d’orchestra di tutti i tempi. Da Verdi a Mozart, dai suoi amati napoletani – Cimarosa, Paisiello – a Stravinskij, fino a tanti compositori contemporanei, le sue esecuzioni hanno fatto e fanno storia. Ma Riccardo Muti sa anche essere un grande divulgatore. La sua profonda conoscenza della musica si fa, all’occasione, racconto, spiegazione, esempio, sempre all’insegna di un’impagabile chiarezza ed evidenza. Tutto questo lo ritroviamo nel libro appena pubblicato da Solferino: Riccardo Muti, “L’infinito tra le note. Il mio viaggio nella musica”, curato da Susanna Venturi. Di tutti i libri del Maestro, questo appare come il più intimo, e non perché ci racconti chissà che misteri della sua vita privata, ma perché mai come qui ci accompagna nel segreto del fare musica, nelle pieghe di figure, momenti della storia della musica, che sono stati decisivi nella sua carriera di direttore. Non sono tantissime pagine, ma la loro densità è vertiginosa.