Niente è impossibile. O almeno, niente sembra impossibile per Kilian Jornet, skyrunner e scialpinista catalano specializzato nell’ultratrail, che negli ultimi anni non ha fatto che collezionare record. L’ultimo stabilito dall’atleta, a febbraio di quest’anno, è record mondiale di dislivello positivo in salita con gli sci, con 23486 m in 24 ore!
Ma per poter raggiungere questi risultati, Jornet ha dovuto studiare e allenare sia il corpo che la mente, espandere costantemente i propri limiti psicofisici, oltrepassare quei confini. Preparasi a reggere sia i successi che le sconfitte.
«Non ho fatto altro che mettere un piede davanti all’altro un po’ più velocemente degli altri» dice di sé il runner di montagna, ma la verità è che il lavoro fatto su se stesso ha dello straordinario. Lo racconta in questa autobiografia intitolata, appunto, Niente è impossibile, appena pubblicata da Solferino.
Un libro che parla del suo impegno sportivo, del suo amore infinito per la montagna e che offre a chiunque un insegnamento fondamentale: quando si tratta di realizzare i propri sogni, mai arrendersi, ma imparare a conoscere se stessi e continuare a correre.