Andy Warhol il pittore, lo scultore, il grafico, il fotografo e il regista. No, nessuna di queste parole sembra in grado di descrivere l’opera del padre della Pop Art. Andy Warhol, l’alchimista, in grado di trasmutare oggetti di uso quotidiano in elementi d’arte.
È questa la chiave di lettura presentata nel volume Andy Warhol. L’alchimista degli anni Sessanta, catalogo della mostra curata da Maurizio Vanni, prodotta dal Consorzio Villa Reale e Parco di Monza e dall’Associazione Culturale Spirale D’Idee, in collaborazione con l’Associazione Culturale Metamorfosi.
Come spiega lo stesso Vanni: «Warhol era un artista che non si accontentava di ciò che veniva definita realtà, cercava una costante trasmutazione della materia nei suoi passaggi dalla fotografia iniziale alla seta (attraverso il processo serigrafico) verso un’ulteriore immagine su tela o su carta così simile, ma al tempo stesso, così difforme dalla precedente».
Il volume pubblicato da Silvana Editoriale, che vede la partecipazione della Andy Warhol Art Works Foundation for the Visual Arts, ripercorre l’universo creativo dell’artista in 140 opere iconiche: dalle serie dedicate a Jackie e John Kennedy a quelle consacrate al mito di Marilyn Monroe, dalle serigrafie delle lattine di zuppa Campbell a Ladies and Gentleman del 1975.
Attraversando tutti i temi – dal consumismo di massa alla liberazione dei costumi, passando per la passione per la musica e il cinema – della sua produzione, il catalogo raccoglie i testi del curatore Maurizio Vanni e i contributi di Vladimir Luxuria, Nomadi, Pietro Folena e Francesco Gallo Mazzeo.
L’esposizione di Monza si è conclusa il 5 maggio. Tuttavia, se nel consultare il prezioso catalogo vi verrà voglia di vedere la mostra, sappiate che è ancora visitabile. Ha solo cambiato luogo e forma, giusto restare in tema di trasmutazioni.
È diventata una mostra diffusa e si è trasferita in tre palazzi storici pugliesi. Infatti, dal 9 maggio al 24 novembre, le 140 opere di Warhol, grazie ad un progetto realizzato da Puglia Mic-Experience e Associazione Metamorfosi in collaborazione con la Regione Puglia, saranno esposte nel Castello Normanno Svevo di Mesagne, nel Palazzo Tanzarella a Ostuni e nel Palazzo Ducale a Martina Franca.