Chi si accorge più del Po, il maestoso signore della pianura che da lui prende il nome anche se ormai lo ignora? Ma proviamo, invece di scavalcarlo a centotrenta all’ora, a muoverci con lui, ad accompagnarlo per un tratto, a seguirne le sponde, fuori da strade e autostrade, pagaiando nelle sue acque o salendo e scendendo – a piedi, in bicicletta – dall’argine maestro. Ritroveremo tutto intatto il fascino, il passo lento della natura e di società contadine che continuano a vivere con lui e di lui, lontane dal distratto sfrecciare dei ponti subito lì sopra. Magari facendoci guidare da un libro prezioso come Escursioni nelle aree protette del Po, di Aldo Molino e Rosa Maria Bonaffino (Edizioni del Capricorno). Boschi, stagni, paludi, canneti, e poi aironi e cavalieri d’Italia, cavedani e storioni, trote e anguille, ma anche castelli, borghi fuori dal tempo, abbazie e cascinali. Sono trenta gli itinerari che Molino e Bonaffino hanno raccolto e descritto con ricchezza di informazioni, fotografie e cartine, dalla pianura tra Piemonte, Lombardia ed Emilia alle ventose spiagge adriatiche. Di che leggere, di che camminare, di che riempire i nostri fine settimana.