Ore e ore e ore di puro piacere e divertimento. È la promessa mantenuta in partenza e protratta per più di cinquecento pagine di Tutte le opere di Aldo Buzzi appena pubblicate da La nave di Teseo, sempre più benemerita.
Buzzi è uno dei rari veri eccentrici delle patrie lettere, un poligrafo onnivoro e divagante che ha attraversato mondi, lavori – dal cinema all’editoria – e generi letterari, purché ci fosse da divertirsi. E così si passa dallo strepitoso “Taccuino dell’aiuto regista” del 1944, impaginato da Bruno Munari, ai reportages a modo loro di “Piccolo diario americano”, dalle ricette de “L’uovo alla kok”, 1979, forse l’unico libro di ricette mai pubblicato dalla sublime Adelphi!, agli infiniti frammenti che raccontano la Russia di Čechov e la New York del suo amicissimo Saul Steinberg che tante sue pagine ha illustrato negli anni e la Roma leggendaria dei sodali Fellini e Flaiano e Lattuada. Frammenti, abbozzi, saggetti, articolini, lettere di vertiginosa intelligenza ed esprit per una voce inconfondibile che si diverte a celarsi sotto infiniti travestimenti.
Le opere complete di Aldo Buzzi dovrebbero stazionare sul comodino di ogni vero lettore. E data la mole del volume, il comodino potrebbero persino sostituirlo.