L’emergenza sanitaria colpisce duramente l’editoria. Ma noi ci prepariamo per la ripartenza.
Cari lettori, cari librai, cari editori,
come potete ben immaginare – e se siete librai o editori lo sperimentate in maniera ahinoi diretta – la pandemia da coronavirus sta avendo impatti davvero pesanti su tutto il comparto dell’editoria. Come peraltro sul resto della società e dell’economia.
Librerie chiuse, siti di e-commerce a regime ridotto, distributori fermi. La situazione è drammatica, ma 220 librerie sono aperte, non al pubblico al momento, ma attive nel ricevere quel po’ di novità e rifornimenti disponibili e molte pronte a rispondere con consegne a domicilio alle richieste dei clienti. I siti, magari con qualche disponibilità in meno e qualche ora o giorno di consegna in più, ci sono. La grande distribuzione è aperta per gli acquisti di beni di prima necessità, ma non per questo ha smantellato gli scaffali dei libri. Le edicole e le cartolibrerie che fanno anche servizio di edicola sono aperte. Questi al momento sono i presidi attivi, e da lì ripartiremo tutti quanti quando l’emergenza sarà passata, dedicando grandi, forti attenzioni alle librerie.
Va da sé, il blocco dei lanci delle novità, alla luce delle notizie in continua evoluzione, coinvolgerà molto ragionevolmente l’intero mese di aprile. E questo significa che gli editori dovranno sospendere e posticipare le novità previste in uscita nel prossimo mese. Molti programmi cambieranno più volte nelle prossime settimane e molto tempo ci vorrà perché il mondo dell’editoria ritorni a una qualche normalità.
Noi di PDE continuiamo a lavorare. Computer portatili, cellulari e reti dedicate esistono per questo. Aiutiamo editori e librai a parlarsi, cerchiamo di limitare i danni e prepariamo la ripartenza, sicuri che una ripartenza ci sarà e vedrà noi e gli editori con cui lavoriamo protagonisti come prima. Già nei prossimi giorni comunicheremo a editori e librai iniziative e attività che serviranno ad aiutare la ripartenza del mercato.
Il sito di PDE non chiude, come non chiudono la nostra pagina Facebook, quella su Linkedin, i profili Twitter e Instagram. Continueremo a informarvi su quel che succede nelle case editrici, vi aggiorneremo sull’evolvere della situazione, vi metteremo al corrente delle iniziative intraprese: proliferano le presentazioni on line e dedicheremo loro molto spazio, racconteremo la creatività di autori ed editori, vi ricorderemo titoli usciti poco prima della “serrata” perché possiate ricordarvene tra qualche settimana.
Giusto per fare un esempio, le case editrici per bambini e ragazzi stanno reagendo in maniera molto propositiva alla situazione, proponendo dai loro siti web e dai social network giochi, animazioni, esempi di didattica interattiva e ludica, vere e proprie web tv. Abbiamo iniziato a raccontarvi cosa fanno Minibombo e Centro Studi Erickson. Nei prossimi giorni seguiranno le iniziative del Castoro, di Lapis. Iniziative che aiutano le famiglie con figli piccoli, e speriamo bene vivaci, a rendere meno pesanti e più fruttuose le lunghe giornate di forzata reclusione. Queste case editrici non stanno vendendo nulla, stanno mantenendo viva la relazione con il lettore, stanno lavorando per il futuro, stanno, tutte, svolgendo un ruolo sociale. Quel ruolo che ci fa dire che dei libri, di chi li fa e di chi li legge, una società degna non potrà mai fare a meno.
A presto