Lorenzo Pezzica
I libri di storia hanno declinato l'anarchia sempre al maschile. Eppure, sono tante le donne che hanno dedicato la loro vita e le loro migliori energie agli ideali di giustizia sociale e libertà. Nonostante il loro apporto sia stato determinante nella storia anarchica, ancora oggi restano poco conosciute o in gran parte dimenticate. Sulla soglia del libro troviamo Emma Goldman, sicuramente l'anarchica più nota, che già negli anni Trenta del Novecento era diventata una figura mitica del movimento. Insieme a lei sono narrate le vicende umane e politiche di Lucy Parsons, Virginia Bolten, Dora Marsden, Etta Federn, Virgilia D'Andrea, Noe Ito, Lucia Sànchez Saornil, Nancy Cunard, Mollie Steimer, May Picqueray, Ida Mett, Germaine Berton, Luce Fabbri e Maria Luisa Berneri. Quindici donne, diverse per cultura, temperamento, carattere e appartenenza sociale, ma con un tratto comune: per tutte quante essere anarchiche ha significato conservare la libertà del proprio sguardo, in grado di svelare i meccanismi dell'oppressione, della manipolazione e dello sfruttamento del potere, e dall'altra essere concretamente solidali con gli oppressi, gli umiliati, gli sfruttati, gli offesi, ovunque essi si trovassero. Prefazione di Ida Faré.